Gruppo di isole situate nell'Oceano Atlantico a poca distanza dalla costa occidentale africana, fra 27° 37′ e 29° 30′ lat. N.; fra 13° 25′ e 18° 10′ long. O.; forma le due provincie spagnole di Las Palmas [...] Canarie, le isole Fortunate (Insulae Fortunatorum) di Tolomeo, son descritte da Plinio e da Plutarco; i poeti vi collocano i CampiElisi. Non è improbabile che le toccasse Annone Cartaginese nel suo celebre periplo (sec. V a. C.); ma sembra sicuto ...
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È la dottrina del destino ultimo dell'umanità e dell'individuo.
Il termine è di formazione recente e la teologia sistematica cattolica non l'ha ancora adottato; tuttavia si viene diffondendo sempre più [...] vittime da essa gustato può temporaneamente ravvivare. Di compensi o pene ultramondane non vi è traccia in Omero, giacché i "campielisî" riservati a Menelao (Od., IV, 561-69) significano l'immortalità cui può essere assunto come genero di Zeus; e il ...
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PUBBLICITA, LINGUAGGIO DELLA
Stefano Calabrese
PUBBLICITÀ, LINGUAGGIO DELLA. – Narrare è persuadere? Il messaggio pubblicitario. Nuovi codici semiotici. Bibliografia
Narrare è persuadere? – Nel mondo [...] espressione, la perdita di funzionalità ed efficacia ne determina una progressiva, libera estetizzazione, che la fa entrare nei campielisi del discorso artistico (Bortolussi, Dixon 2003, pp. 48 e segg.). A questo punto il problema è costituito non ...
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Scrittore inglese, nato a Sharpham Park presso Glastonbury il 22 aprile 1707, morto a Lisbona l'8 ottobre 1754. Fece nel Collegio di Eton i primi studî; dopo che un disastro finanziario ebbe distrutta [...] vettura arriva al palazzo della morte dove è Minosse che giudica se le anime dei trapassati possano aspirare alla felicità dei CampiElisi o se non debbano invece passare per altre reincarnazioni. La scena del giudizio è ricca di humour, e il Journey ...
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Pittore e incisore, nato a CharentonSaint-Maurice il 25 aprile 1798, morto a Parigi il 13 agosto 1863. Ricevuta al liceo una buona preparazione umanistica, allievo senza successo del Guérin nel 1816 e [...] qui fa scendere dal piedistallo per farlo bruciare con la sua febbre. E ancora a Dante chiede la visione dei suoi CampiElisi per la cupola del Lussemburgo.
Ardente di trovare sempre nuovi e più adatti mezzi espressivi, egli tocca tutti i generi ...
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Gioco molto in voga presso i Greci e gli Etruschi, e che noi conosciamo dalle descrizioni lasciateci dagli antichi, dalle rappresentazioni vascolari e da varî esemplari, rinvenuti negli scavi, dello strumento [...] trovati nelle tombe e un sarcofago tarquiniese del sec. IV a. C. ci mostra due coniugi che giocano al cottabo nei campiElisî.
Le fonti parlano di due tipi di cottabo:
1. Cottabo ἐν λεκάνῃ. Consisteva nel lanciare alcune gocce di vino rimaste nel ...
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Pittore e decoratore, nato a Granville (Manche) il 25 novembre 1870, allievo del Lefebvre e dell'Accademia Jullian, dove incontrò tutta una nuova generazione: il Séruzier, il Vuillard, il Bonnard, X.-K. [...] (1907), altre pitture per Gabriel Thomas a Bellevue. La gloria giunse finalmente a lui con il soffitto del teatro dei CampiElisi (1912-13), ove rappresentò in quattro mirabili scene i differenti aspetti della musica e Apollo che dirige il coro delle ...
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Pittore spagnolo, nato a Barcellona nel 1872. I primi elementi dell'arte li ebbe nella sua città all'Accademia di Belle Arti, che presto abbandonò per seguire l'insegnamento del paesista Modesto Urgell. [...] mostra veneziana del 1905, dove egli figurava con: Danza gitana, "Muro ceramico", Fiori del maie, Pavone bianco, I CampiElisi, Lucciola, Fiori della notte, Mercato di melograni (una delle opere sue più convincenti), Trattoria notturna. Sono anche da ...
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Architetto, nato a Parigi nel 1739, ivi morto il 20 gennaio 1811, allievo del Servandoni e del Moreau. Pensionato a Roma (1759-63), mentre le scoperte di Ercolano e le lezioni del Winckelmann segnavano [...] che conduce all'Osservatorio. Nel 1806, col Reymond, costruì l'arco di trionfo all'Ètoile in fondo alla prospettiva dei CampiElisi. Lo Ch. ne gettò le fondamenta; l'arco, simbolo della grandezza dell'Impero, fu terminato circa 20 anni dopo la ...
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Pittore svizzero, nato a Ginevra nel 184.8 dalla famiglia Baud de Céligny, morto a Davos nel 1899. Allievo di B. Menn dal 1863 al 1868, sposò in quest'anno la figlia dell'incisore J. Bovy, abile pittrice [...] altro un ritrattista e svolge la sua attività prima a Ginevra, poi a Parigi, dove espone, prima ai CampiElisi, poi al Campo di Marte. Nel 1885 comincia a dedicarsi quasi completamente alla pittura alpestre. Viene incaricato di dipingere insieme con ...
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elisio
elìṡio s. m. e agg. [dal lat. Elysium, gr. ᾿Ηλύσιον (πεδίον); come agg., ᾿Ηλύσιος]. – 1. a. Nella mitologia greca, luogo di beatitudine (detto anche Campi Elisî), destinato al soggiorno delle anime degli eroi e dei saggi dopo la morte;...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...