Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] lavorodi regista "fino all'ossessione". Forse temette di , c'è qualcosa di "febbrile, forzato, estatico", come se di desiderio" verso il proprio riflesso, nelle spighe di grano, nella luce lunare, nei campi, nel bosco, nelle acque che luccicano di ...
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BARZINI, Luigi
Piero Melograni
Nato a Orvieto il 7 febbr. 1874, da Ettore, piccolo industriale, e da Maria Bartoccini, frequentò l'Istituto tecnico di Perugia, ove avrebbe dovuto diplomarsi in ragioneria. [...] , dopo l'agosto 1904, dai campidi battaglia. Il memorabile resoconto della battaglia di Mukden (23 febbr.-11 marzo 1905 U.R.S.S., L'Impero del lavoroforzato, ibid. 1935 (inchiesta sulla Russia ai tempi di Stalin).
Sul primo conflitto mondiale e le ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] forzato e artificioso. Così, ad esempio, nella pur suggestiva tomba Marsaglia nel cimitero didi tre rilievi del basamento (il quarto raffigurante La Pace che vola sui campidilavoro, cui attese fino all'ultimo giorno di vita. Successi e celebrità, di ...
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CODIVILLA, Alessandro
Mario Randelli
Nacque a Bologna il 21 marzo 1861, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Enrico, impiegato presso il locale Monte di pietà, e da Anna Degli Esposti [...] è rappresentato dalla applicazione della forza traente direttamente sullo scheletro, vada con proficuo interesse.
In altri campidi indagine il C. recò validi 991-1065), fu anche il lavoro comparso sull'Archivio di ortopedia del 1907: Sulla cura della ...
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COSTA, Lorenzo
Paolo Petroni
Di nobile famiglia spezzina, originaria di Sarzana, nacque a La Spezia il 18 ott. 1798 da Giovanbattista e Angela Picedi dei conti Vezzano.
Il C. trascorse la prima infanzia [...] vena romantica di stampo aleardiano altrimenti sepolta dal forzato riecheggiamenti dei classici, in nome di una serietà I quali, benché divisi in due campi, di moderati e di immoderati, paion fratelli germani, e lavorano a un intento, i primi con le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Maria Gerardo Vito
Daniela Parisi
Francesco Vito, originario del casertano, dopo tre lauree conseguite all’Università di Napoli e una decina di anni di specializzazione in Italia e all’estero, [...] Berlino, dove iniziò un lungo rapporto dilavoro con Edgar Salin, cementato anche dal comune economica veniva considerata un campodi studi che elabora una fattispecie di risparmio forzato che, pur non essendo monetario, è in grado di causare il ...
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CHIARA, Domenico
Renato G. Mazzolini
Nacque a Saluggia, presso Novara, il 26 genn. 1838, da modesti agricoltori. Per l'aiuto materiale di G. Paechiè poté intraprendere gli studi secondari e poi quelli [...] parto forzato, nella donna morta, in sostituzione al taglio cesareo; di attuare quest'ultimo, invece, nella donna agonizzante; infine di estendere al massimo la profilassi antisettica.
Tra le opere più sistematiche del C. sono due lavori pubblicati ...
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GAIDON, Antonio
Calogero Farinella
Nacque nell'agosto o nel settembre 1738 da Salvatore e da Barbara Burna a Castione di Brentonico, nel Trentino, ove i genitori si trovavano di passaggio: infatti, [...] Marostica, spesso ritrovati tra le pietre da lui stesso lavorate.
Il suo interesse fu soprattutto attirato in misura via più campidi intervento, da quello urbanistico a quello agronomico e geologico-naturalistico, ed ebbe modo di esplicarsi negli ...
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PELINO, Mario
Ezio Mattiocco
– Nacque a Sulmona, in provincia dell’Aquila, da Alfonso ed Anna Susi il 24 agosto 1892, penultimo di sei figli (Achille, Carolina, Riccardo, Nina, Mario, Elisa).
Frequentò [...] armamento di un cavaliere; “greco e confetti” furono fatti venire durante la quinta giornata del forzato esilio dicampi.
All’innata propensione per la grafica, che gli sarà d’aiuto nella progettazione di nuovi macchinari e strumenti dilavoro ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] e la rapidità dei lavori. La costituzione Dei Filius venne così approvata definitivamente alla fine di aprile. Essa insegna l’esistenza di un Dio personale, creatore e provvidente; dichiara che Dio può essere conosciuto con le forze della ragione, ma ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...