Studiosa di scienze naturali (Chiavenna, Sondrio, 1764 - Pianello, Como, 1846); scoprì in Valsassina una varietà di campanula chiamata poi Campanula Raineri Perpenti. Introdusse per la prima volta nel [...] Comasco la vaccinazione antivaiolosa; si occupò inoltre della filatura dell'amianto confezionando con tale fibra tessuti, merletti, carta ...
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In botanica, modificazione della forma e della struttura di un organo determinata dalla luce. Per es., le radici aeree di varie Orchidacee epifite sono appiattite, nastriformi: questa dorsoventralità è [...] luce, poiché se le piante si coltivano all’oscuro, le loro radici diventano cilindriche. Altri esempi sono l’eterofillia di Campanula rotundifolia, le cui foglie basali sono rotonde, quelle della parte superiore del fusto molto strette e lunghe, e le ...
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In botanica, si dice della deiscenza dei frutti secchi pluriloculari, che si aprono per mezzo di pori dai quali escono i semi. I pori si formano in seguito alla trazione esercitata da porzioni di tessuto [...] Per es., papavero (tanti pori al disotto del disco stigmatico quanti sono i carpelli), bocca di leone (3 pori presso l’apice), campanula (3 pori presso l’apice o presso la base del frutto) ecc.
È detta p. anche la capsula che presenta tale deiscenza ...
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Famiglia di piante Dicotiledoni, ordine Asterali, con fiori di norma pentameri, attinomorfi o zigomorfi e frutto per lo più a capsula. Sono note circa 1150 specie. Il monofiletismo delle C. è sostenuto [...] spighe, talvolta accorciate. La corolla, tipicamente di colore azzurro-bluastro o biancastro, ha forma per lo più tubulosa o tubuloso-campanulata, terminante con 5 lacinie. L’ovario infero, a 3-5 logge, dà una capsula che si apre per pori o fessure ...
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Biologia
Involucro mucoso, strettamente associato alla parete cellulare, presente nella maggior parte dei batteri. A causa della natura gelatinosa della c., i batteri capsulati formano su terreni solidi [...] da 2 o più carpelli e contiene di norma più semi. Ha deiscenza varia: loculicida (giglio), setticida (campanula), settifraga (stramonio), poricida (papavero), valvicida (garofano), opercolare (giusquiamo).
Nelle Briofite, la c. è la parte terminale ...
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GIACOMINI, Valerio
Gaspare Mazzolani
Nacque a Fagagna, nel Friuli, il 21 genn. 1914 da Nino e da Maria Patat. Compiuti gli studi secondari a Brescia, nel 1933 si iscrisse al corso di laurea in scienze [...] relitta di Aphyllantes monspeliensin a Colle San Vito, un areale di Campanula elatinoides, endemica in Lombardia (Saggio di distribuzione, ecologia e variabilità della Campanula elatinoides Moretti, endemismo insubrico, Bergamo 1955, in coll. con N ...
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FENAROLI, Luigi
Mario Motto
Nacque a Milano il 16 maggio 1899, da Giovan Battista e Elena Gandini: il padre, funzionario di banca, lo educò a quell'amore per la natura che lo accompagnò per tutta la [...] (ibid. 1962); Glialberi d'Italia (ibid. 1967). A questa vasta prospettiva di analisi si aggiunge una serie di monografie: Campanula elatinoides (ibid. 1955); Il paesaggio vegetale del lago d'Iseo e della Valle Camonica (in Monti e boschi, VI [1956 ...
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GHINI, Luca
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Croara (Casalfiumanese) presso Imola (in località "Le colline", un podere di proprietà della famiglia) nel 1490 (non sono noti il giorno e il mese), terzo [...] tavole incluse nell'erbario di Fuchs sono sicuramente sue quelle di Irisgraminea, Citus salvifolius, Stembergia lutea, Campanula media, Orobanche gracilis e probabilmente anche quelle di Tulipa sylvestris, Erythronium dens-canis, Ophrys holoserica ...
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campanula
campànula s. f. [dal lat. tardo campanŭla, dim. di campana «campana1»]. – 1. Propr., piccola campana, campanella. È termine esclusivo del linguaggio scient., che si ritrova con il senso etimologico anche in alcuni derivati dotti,...
campanulare
agg. [der. di campanula]. – Che ha forma di campana; per es., in matematica e statistica, curva c., la curva di Gauss o gaussiana (v. gaussiano).