Matematico e astronomo (n. Novara - m. Viterbo 1296), dal 1264 cappellano presso la Curia pontificia. Matematico tra i più insigni del suo tempo, la sua edizione latina degli Elementi di Euclide (1255-59) [...] con alcune dimostrazioni alternative e teoremi supplementari suoi e di altri - rappresenta una tappa rilevante nella diffusione del de sphera). Interessato allo studio e al perfezionamento di strumenti astronomici (l'equatorium, il quadrante, l' ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] o 1150) ‒ attinge a varie versioni arabe e greche facendone una sintesi; la seconda è il testo diCampano da Novara (1210 ca.-1296), di poco anteriore al 1260. Quest'ultimo non è una traduzione, bensì una rielaborazione della Versione II attribuita ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] (1246-1310 ca.) gli dedicò la sua Magistralis compositio astrolabii; forse conobbe anche Campano da Novara.
Le traduzioni di Archimede furono realizzate a Viterbo nel 1269. Lo stile di Guglielmo era talmente fedele all'originale e i manoscritti greci ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] delle colonne e le distanze apparenti tra le coppie di colonne mantengono relativamente sempre lo stesso rapporto e sono dunque in proporzione ordinata.
La «proporzione continua» per Campano da Novara (m. 1296), il cui commento ha costituito per ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Niccolò Tartaglia
Pierluigi Pizzamiglio
A Niccolò Tartaglia viene riconosciuto di avere contribuito alla rinascita delle scienze matematiche, pure e applicate, pubblicando nel 1543 edizioni di opere [...] versione risulta espressamente condotta sulla base di ben due traduzioni latine – rispettivamente quella medievale dall’arabo, realizzata tra il 1255 e il 1259 da Giovanni Campano (noto anche come Campano da Novara), e quella rinascimentale dal greco ...
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COMMANDINO, Federico
Concetta Bianca
Nacque ad Urbino nel 1509 da Battista e Laura Bonaventura.
La sua famiglia, di nobile origine, aveva sempre mantenuto stretti legami con i duchi di Montefeltro: [...] 407 s.) facendo riferimento a uno del temi più discussi, cioè le due traduzioni latine di Euclide, quella medievale diCampano da Novara e quella umanistica di Bartolomeo Zamberti (il riferimento è all'edizione parigina del 1516).
Se precoci sono gli ...
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Euclide
Pier Daniele Napolitani
Il padre della geometria
Euclide, vissuto agli inizi del 3° secolo a.C., è noto soprattutto per i suoi Elementi, una vasta raccolta in cui espone i concetti fondamentali [...] latino dall'arabo, anche se non mancarono traduzioni eseguite sulla base di manoscritti greci. La più importante di queste versioni latine degli Elementi fu quella redatta da Campano da Novara nel 13° secolo, che avrebbe dominato la scena fino a metà ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Astronomia, astrologia e geografia matematica
John D. North
Anne Tihon
Graziella Federici Vescovini
Uta Lindgren
Astronomia, astrologia [...] risolutamente perché si riformasse il calendario, impresa in cui fu sostenuto anche da altri studiosi di prestigio, come Campano da Novara, Giovanni di Sacrobosco e Ruggero Bacone.
L'altro problema cruciale posto dal calendario era dovuto alla ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] . I contatti comprovati che Gersonide ebbe con studiosi cristiani gli consentirono forse di consultare i lavori diCampano da Novara, di Giordano Nemorario, oppure di Giovanni di Murs, che egli potrebbe aver incontrato ad Avignone. A questo proposito ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] angoli, utilizzato tanto da Roseth quanto da Ceffons, risaliva a Campano da Novara, il quale aveva osservato che un angolo rettilineo era sempre maggiore di un numero infinito di angoli tangenti, cioè formati dalla tangente a una circonferenza e ...
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fantaproposta
(fanta-proposta), s. f. Proposta fantastica, inimmaginabile. ◆ «Alba nuovo millenio, vista Cupola, vendesi a prezzi stracciatissimi. Soltanto per le prime trenta telefonate». Non è l’ultima fantaproposta del duo cabarettistico...
staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per aridi, usata in Italia prima dell’adozione...