Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] : F. Lucenteforte, in Bull. Inst., 1882, pp. 116-120; A. Maiuri, in Not. Scavi, 1926, pp. 434-437; F. Frediani, in Campania Romana, Istituto di Studi Romani, Napoli, I, 1938, pp. 173-185, con planimetria a p. 175; A. Pantoni, in Rend. Pont. Acc ...
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FOSSAKULTUR
S. M. Puglisi
Termine usato da G. Säflund ed entrato a far parte della nomenclatura dell'archeologia protostorica per indicare un aspetto relativamente unitario, che si manifesta nell'Italia [...] delle Tombe a fossa.
L'area della F. si fa coincidere comunemente con le regioni tirreniche della penisola (Lazio, Campania, Calabria) e con quelle della Sicilia orientale. In realtà, le fondamenta omogenee di questa civiltà non risiedono in maniera ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio II Apulia et Calabria
Ettore M. De Juliis
Regio ii apulia et calabria
Con questa denominazione viene indicata la regio II nella suddivisione augustea dell’Italia [...] . L’alta Irpinia è interessata dalla cultura del tipo Oliveto-Cairano, mentre la valle caudina rientra nell’area culturale campana delle tombe a fossa del tipo Cuma-Torre Galli. Nell’età arcaica si definiscono meglio e si articolano gli aspetti ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] ; poi, con la conquista romana, si estese fino ad abbracciare tutta la regione fra l’Etruria, la Sabina, il Sannio e la Campania. Nel Medioevo il nome di L. cadde dall’uso e fu ripristinato dai geografi umanisti del 16° sec.; il paese tra il Tevere ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] e con Roma; di qui poi, attraverso le vallate interne del Sacco, del Liri e del Volturno, con i centri della Campania interna, siano essi della cultura a fossa (Caudium) o di una facies villanoviana anche questa marginale e riflessa (Cales e Capua ...
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GAURANOS (Γαύρανος)
M. B. Marzani
Supposto incisore di gemme.
Questo nome inciso a grosse lettere (Γ. ᾿Ανικήτου) su un eliotropio della Collezione Robinson a Londra dove è rappresentato un cinghiale [...] , e perfino il nome del cane. Fu proposta anche la lettura C. Auranus, ma è meglio far derivare il nome dal monte della Campania Gaurus (C. I. G., 7172). La lavorazione è di poco conto e sembra da riferirsi piuttosto ad epoca posteriore al tempo di ...
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Vedi SALERNO dell'anno: 1965 - 1997
SALERNO (Salernum)
V. Panebianco
Città situata nell'angolo N-E del golfo - oggi omonimo, ma anticamente detto sinus Paestanus -, a destra della foce del fiume Irno [...] nell'anno 197 a. C. quando con la lex Atinia de coloniis quinque deducendis, Roma deliberò di fondare, sulle coste della Campania e su quelle vicine della Lucania tirrena, cinque colonie civium, fra le quali una ad Castrum Salerni (Liv., xxxii, 29, 3 ...
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POLICORO, Pittore di
A. D. Trendall
Il Pittore di P. fa parte del gruppo dei pittori protolucani Palermo-Karneia-Policoro; è un artista di notevole importanza, la cui identità è stata chiarita solo [...] .
Bibl.: A. D. Trendall, in Journ. Hell. St., LXXXIV, 1964, Arch. Reps., 1963-1964, pp. 35-6; id., The Red-fig. Vases of Lucania, Campania and Sicily, 1967, pp. 50-59, 692; N. Degrassi, Il Pittore di Policoro, in Boll. d'Arte, 50, 1965, pp. 5-37; id ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...]
L’alfabeto
L’alfabeto l. è derivato da un alfabeto greco di tipo occidentale di qualche colonia greca della Campania, forse della calcidese Cuma. Nel processo di trasformazione che subì nell’età repubblicana, notevoli furono le riforme ortografiche ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] pp. 123-151; F. Navarro, Ferrante Maglione, Alvaro Pirez d'Evora ed alcuni aspetti della pittura tardogotica a Napoli e in Campania, BArte, s. VI, 78, 1993, 78, pp. 55-76; L. Speciale, Sapere tecnico e pratiche d'atelier nella Montecassino dell'abate ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).