Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] . 3-95.
De Benedetti, Andrea (2004), L’informazione liofilizzata, Firenze, Cesati.
De Blasi, Nicola & Fanciullo, Franco (2002), La Campania, in I dialetti italiani. Storia, struttura, uso, a cura di M. Cortelazzo et al., Torino, UTET, pp. 628-678 ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] individuare un valore patronimico, almeno in certi cognomi, per es., -ante (panitaliano, ma presente specialmente nel Veneto, in Campania e Abruzzo: Antonante), -ésco o -ésca (panitaliano, ma frequente soprattutto in Emilia Romagna e in Toscana e di ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] longobarda sfuggita alla conquista franca; essa fu l’erede del ducato longobardo di Benevento, fondato nel 6° secolo. Comprendeva la Campania, la Marsica, il Molise, l’Abruzzo, la Puglia, la Calabria, con l’eccezione di molte zone costiere, dove le ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] soluciones nichil indiscussum, cuius studium nil relinquit intemptatum; cuius dominatui applaudunt Sicania, Calabria, Lucania, Campania, Apulia, Libia, Affrica; cuius victricem dextram senciunt Dalmacia, Tessalia, Grecia, Rodus, Creta, Ciprus, Cirene ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] e il Settecento si formarono invece le comunità di dialetto albanese diffuse tra l’Abruzzo meridionale, il Molise, la Campania, la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia (➔ albanese, comunità). Nella stessa epoca si verificarono gli ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] (Giacomo da Lentini)
Restano usati, seppure solo in varietà locali d’italiano (specialmente meridionali: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania), don «signore» e donna «signora», sempre seguiti da nomi propri o cognomi:
(32) benvenuta, donna Adelaide ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] tasso di disoccupazione (12,2% nel 2008), che pone la regione al terz’ultimo posto, prima di Sicilia e Campania, nella classifica nazionale.
La rete stradale sarda, sviluppatasi in modo disomogeneo e in rispondenza a esigenze settoriali, si presenta ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] «coltello a serramanico di Pattada», fregula «tipo di pasta», pardula «formaggella», barracello «guardia armata giurata», pincaro «gioco della campana», aiò! «andiamo!».
In altri casi l’uso del dialettismo si deve al fatto che la parola dialettale è ...
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Le articolazioni labiali sono prodotte con l’intervento attivo di almeno un labbro e possono essere sia consonantiche sia vocaliche (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di). Nel caso delle consonanti, [...] ancora evidente la sostituzione di /b/ con /v/ (o addirittura /f/), o viceversa, di /v/ con /b/ (ad es. in Campania [v]agno «bagno», nel leccese forcune «balcone», nella Calabria meridionale buci «voce»; ➔ betacismo; cfr. anche § 7).
Anche le labiali ...
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Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] fonologia): anche nei casi in cui sono realizzati i sette fonemi vocalici, come in gran parte dell’Italia centrale, della Campania, della Basilicata e del Molise, oltre che in Veneto, Trentino e Friuli, la loro distribuzione è diversa dallo standard ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).