ARTÙ
S. Maddalo
Leggendario eroe e re dei Bretoni che nella letteratura medievale, in particolare di area francese, assurge, insieme alla sua corte (i c.d. cavalieri della Tavola Rotonda), a simbolo [...] 3, 1978, 2, pp. 22-35; A. Perriccioli Saggese, I romanzi cavallereschi miniati a Napoli (Miniatura e Arti minori in Campania, 24), Napoli 1979; D. Delcorno Branca, Per la storia del 'Roman de Tristan' in Italia, Cultura neolatina 40, 1980, pp ...
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NICOLA, Santo
N.P. ¿evcenko
M. Falla Castelfranchi
Le notizie circa la figura storica di N. sono assai scarse e appaiono come il risultato del confluire di due distinte personalità: un vescovo di Mira [...] cripta di S. Maria Amalfitana a Monopoli (Lavermicocca, 1987; Milella Lovecchio, 1987; Calò Mariani, 1987).Anche in Campania, in aggiunta alle numerose immagini isolate di N., spesso ricorrenti all'interno dei cicli medievali, sono attestati due ...
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GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] -100; V.H. Elbern, Scrinium eburneum avibus et animalibus circumsculptum, Aachener Kunstblätter 50, 1982, pp. 160-171; R. Farioli Campanati, La cultura artistica nelle regioni bizantine d'Italia dal VI all'XI secolo, in I Bizantini in Italia (Antica ...
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CESARE da Sesto
Giulio Bora
Figlio di un Giacomo (Beltrami, 1920, p. 10), se ne deduce la data di nascita, 1477, dal necrologio milanese (Motta, 1891), che in data 27 luglio 1523 ne registra la morte [...] imitatore siciliano di C. da S. (fra' Gabriele de Volpe), in Emporium, CXI (1950), pp. 25-29; F. Bologna, Sculture lignee nella Campania, Napoli 1951, p. 162; E. Möller, Lionardos Johannes B. in der Wüste: C. da S. bei Lionardo, in Misc. G. Galbiati ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] Leclercq, s.v. Dragon, in DACL, IV, 2, 1921, coll. 1537-1540; P. Fabre, Jonas et les ambons de la Campania, MAH 42, 1925, pp. 125-133; H. Koehn, Romanische Drachenornament in Bronze- und Architekturplastik (Studien zur deutschen Kunstgeschichte, 275 ...
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SASSANIDE, Arte
Red.
D. Schlumberger
Red.
L'arte S. prende nome dalla discendenza di Sāsān, sacerdote del tempio di Istakhr e signore della Pèrside (Fars), un nipote del quale, Ardashīr Papakan, dopo [...] -Leningrado 1937; E. Herzfeld, Iran in the Ancient East, New York 1941; F. Volbach, Oriental Influence in the Animal Sculpture of Campania, in The Art Bulletin, XXIV, 1942, p. 172 ss.; G. Contenau, Arts et styles de l'Asie Antérieure, Parigi 1948; M ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] (1580-1621), a cura di G. Spagnesi, Roma 1988, II, pp. 343-349; G. Fiengo, I Regi Lagni e la bonifica della Campania Felix durante il viceregno spagnolo, Firenze 1988, pp. 85-94 e passim; A. Ippoliti, Nuove acquisizioni sul palazzo Laterano: la scala ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] Salvadori, Le esposizioni..., Firenze 1974, pp. 24, 83, n. 392; M. Novelli Radice, Precisazioni cronologiche su Massimo Stanzione, in Campania sacra, V (1974), pp. 101 s.; Acquisizioni 1960-75 (catal.), Napoli 1975, pp. 20 s.; M. Novelli Radice ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] alle ciste - più che con l'Etruria, il Lazio sia in rapporto con l'ambiente megalogreco attraverso la Campania e certo molti paralleli potrebbero trovarsi con facilità nella ceramica dell'Italia meridionale. Insieme si nota un più diretto ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] , in Philadelphia Museum of Art Bulletin, LXXIV (1978), 320, pp. 2-10; V. Pacelli, Da Caravaggio a Mattia Preti, in La Voce della Campania, VII (1979), 18, p. 388; M. D'Elia, La pittura barocca, in La Puglia tra barocco e rococò, IV, Milano 1982, p ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).