DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] interessava l'intera Italia centrale (oltre che Firenze e Siena, anche Pisa, Roma, l'Umbria, fino a toccare Bologna e la Campania). A Siena, la formazione di un contesto cimabuesco si verificò già a partire dalle opere tarde di Guido da Siena, per ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] paste vitree di mosaico e di altre belle suppellettili a stampo rinvenute, suggerisce che essa era praticata anche al sud (forse in Campania), come pure in Egitto.
Fu all'incirca in questa stessa epoca che la soffiatura del v. deve essersi diffusa in ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] altre regioni dell'Italia centrosettentrionale - dove peraltro le campagne costruttive si protrassero nel corso del Trecento -, nonché in Campania e in Abruzzo.Nello scarno panorama delle prime fondazioni dell'Ordine, ad Assisi S. Damiano e S. Chiara ...
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EXULTET
G. Cavallo
Con il termine E. si indica sia la formula di benedictio del cero pasquale sia il rotolo sul quale, nell'Italia meridionale, questa fu più volte trascritta. E. è infatti la prima [...] -cassinesi soprattutto attraverso il monachesimo italo-greco trasmigrante tra i secc. 10°-11° dalle zone calabro-sicule verso la Campania e il Lazio meridionale. È proponibile, di conseguenza, l'ipotesi che anche il rito greco abbia in qualche modo ...
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PROFETI
F. Gay
Nell'Antico Testamento sono definiti p. coloro che parlano per ispirazione divina, annunciando il futuro o facendosi portavoce e interpreti di Dio.La Bibbia cristiana riconosce sedici [...] e ufficiale intervenuta tra le due Chiese. Importanti zone di interferenza esistettero tuttavia in Italia e soprattutto in Sicilia, in Campania e a Venezia.Il ciclo profetico che decora i pennacchi delle grandi arcate della navata di Sant'Angelo in ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] di conoscere il C., pensando forse a una integraziond dell'opera del fratello sulla città dalmata; le Vedute della Campania si riferiscono invece ad un più ampio progetto di Antiquities of Sicily and Graecia Major, lungamente discusso col Clérisseau ...
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ARCHITETTURA, REGNO D'ITALIA
PPio Francesco Pistilli
La committenza architettonica di diretta matrice federiciana nel Regno d'Italia non è assolutamente paragonabile a quanto fu promosso dalla Corona [...] alternativo al castrum ad ali con funzioni palaziali, applicato in anni immediatamente precedenti nelle principali città della Campania e della Puglia (Napoli, 1223, 1233; Aversa, 1223; Bari, 1230 ca.; Trani, 1233; Brindisi, 1233). Questa tipologia ...
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Vedi COPIE e COPISTI dell'anno: 1959 - 1994
COPIE e COPISTI
¿ G. Lippold
Copie di capolavori di arte figurata sono state eseguite in tutte le età in cui tali capolavori erano considerati e sentiti come [...] di copie dové subire una diminuzione; le città vesuviane non contenevano troppe copie marmoree anche se nelle grandi ville della Campania ve ne dovevano essere in maggior numero. L'età flavia ebbe maggiore simpatia per le forme più fluide di età ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] tre navate, prostilo, corinzio; forse augusteo (elevato su un podio di un tempio del IV o del III sec. a. C.): A. Maiuri, in Campania romana, i, Napoli 1938, p. 13 ss.
Falerio nel Piceno: C. I. L., ix, 5438.
Fiesole: C. I. L., xi, 1545 (restauro del ...
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ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] l'affermazione di Petronio che un originale di Z. si conservava in ottime condizioni nella pinacoteca di una città della Campania: et Zeuxidos manus vidi nondum vetustatis iniuria victas (Sat.., 83, 1; v. petronio, vol. vi, p. 102).
La critica ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).