RINALDONE, Civiltà di
F. Rittatore Vonwiller
Facies culturale di aspetto francamente eneolitico, così denominata (anche civiltà tosco-laziale di Rinaldone) dalla Laviosa Zambotti che l'attribuisce a [...] mancando i tipici vasi a fiasco. Ovviamente nel meridione della penisola le tombe a forno (in Sicilia, Puglia e Campania) hanno avuto larghissima diffusione in ambienti culturali assai varî ed in periodi successivi, dall'Eneolitico all'Età del Ferro ...
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NUMIDIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome fu designato, nell'ordinamento provinciale romano, il comando militare - affidato a un legato di nomina imperiale - con giurisdizione civile esercitata [...] Chullu e Milev, amministrate da un'unica magistratura tresvirale, forse ricalcata su magistrature analoghe di città romane della Campania.
La provincia rivela in vaste zone tracce della centuriazione romana; grano ed olio furono i prodotti principali ...
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ENSÉRUNE
J. Jannoray
Centro archeologico, già oppidum della Gallia meridionale, situato nella zona compresa tra Narbonne e Béziers (le due città furono in origine centri gallo-romani), sulla via che [...] nei quali si riconoscono gli ultimi prodotti attici a figure rosse, e i crateri, le piccole coppe e i piatti originari della Campania.
La terza e ultima fase di occupazione ha inizio nella seconda metà dei III sec. a. C. con l'arrivo dei Galli ...
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SUESSULA (Suessula)
W. Johannowsky
Città nella pianura campana, presso una delle sorgenti del Clanis, sulla via Popilia, fra Capua e Nola, domina l'accesso al valico caudino. Le notizie più antiche riguardano [...] . diventa sempre più frequente, come nelle città vicine, la ceramica attica. Dalle tombe di epoca sannitica provengono fra l'altro dei vasi campani a figure rosse del gruppo AV, ma anche della ceramica di Teano dello scorcio fra il IV e III sec. a. C ...
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FRANCOLISE
J. B. Ward-Perkins
Località a quindici km a NO di Capua, dove tra il 1962 ed il 1966 la New York University ha portato alla luce due ville romane del periodo tardo repubblicano e del primo [...] ai primi due periodi della villa S. Rocco offrono un prospetto insolitamente chiaro del repertorio decorativo nella Campania tardo-repubblicana e del primo periodo imperiale, grazie ad una sequenza di edifici cronologicamente ben individuati. I ...
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Città della Spagna meridionale (236.988 ab. nel 2008), in Andalusia; capoluogo della provincia omonima (12.647 km2 e 901.220 ab. nel 2008). Sorge presso il fiume Genil che qui riceve il Rio Darro (Salon [...] regnava Federico d’Aragona. Luigi XII avrebbe compiuto le operazioni militari, prendendo poi il titolo regio e occupando Campania, Terra di Lavoro e Abruzzo, mentre Ferdinando il Cattolico avrebbe facilitato la spedizione e si sarebbe tenuto Puglia ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] al destino glorioso di Silla. Va però considerato anche il fatto che il culto di Afrodite, venuto dall'Italia meridionale in Campania, si è sviluppato in Pompei prima che la città divenisse colonia romana nell'8o a. C. e, di conseguenza, prima che ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] al 1225, segue lo schema di un busto romano e la profusione di sculture che si registra ovunque in Campania risulta inspiegabile senza prendere in considerazione la ricchezza delle vestigia antiche della regione. Uno scultore attivo nel sec. 12 ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
STELE (στέλη)
G. A. Mansuelli
I problemi vertono a cominciare dalla stessa etimologia del termine, che è stato connesso o con ἵστημι, nel significato di "star ritto" [...] e della Sardegna), si può considerare antefatto della s. romano-italica, la quale ha le sue più antiche manifestazioni in Campania nelle s. fittili di Cales e soprattutto in quelle a rilievo di Capua, la cui tipologia è poi praticamente trasposta ...
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D'ENRICO, Antonio, detto Tanzio da Varallo
Giovanni Romano
Figlio di Giovanni il Vecchio del "Riale di Alagna" in Valsesia (cfr. in questo Dizionario la voce D'Enrico, famiglia), se ne ignora la data [...] successione cronologica di tali opere corre in direzione contraria rispetto alla loro comparsa nell'ambito degli studi. La presenza in Campania e in Abruzzo di opere autografe dei D. databili al secondo decennio del secolo esclude che si riferisca al ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).