MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] in quei reati che l'opinione mafiosa crede che si debbano liquidare fra la parte che ha offeso e quella offesa").
Come per la camorra, così per la m. il carcere è lo spazio in cui il modello associativo si struttura e si diffonde, mentre per la ...
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Scrittore e magistrato italiano (n. Taranto 1956). Giudice alla Corte d’Assise di Roma, è autore di numerosi libri perlopiù di genere giallo. È noto al pubblico soprattutto per Romanzo criminale (2002), [...] C. Bonini; il saggio breve Come si racconta una storia nera (2016); il graphic novel Acido fenico. Ballata per Mimmo Carunchio, camorrista (con S. Della Casa e G. Saviotti, 2017), tratto da un suo monologo teatrale; la biografia nera dell'Italia Un ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] di coltello, e siamo nel 1906. Questo non deve implicare, come spesso è avvenuto, una minore pericolosità ed efferatezza dei camorristi rispetto ai mafiosi. Il delitto nella c. è solo l'ultimo atto di una controversia; un atto ''importante'' che non ...
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camorrista
s. m. e f. [der. di camorra1] (pl. m. -i). – Chi appartiene alla camorra; chi fa camorra, cioè si serve della prepotenza, della corruzione e del favoritismo come mezzi per ottenere, e far ottenere a proprî amici e devoti, cariche...
camorra1
camòrra1 s. f. [voce napol., forse connessa con morra «frotta, torma»]. – 1. Associazione della malavita napoletana con leggi, obblighi e doveri particolari, linguaggio convenzionale e tribunali proprî, che ebbe il suo massimo sviluppo...