Uomo politico nordamericano (contea di Fairfax, Virginia, 1725 - Gunston Hall 1792). Membro della camera dei rappresentanti della Virginia, nel 1776 redasse la costituzione di quello stato; la dichiarazione [...] dei diritti che vi era contenuta venne recepita dalla Dichiarazione d'Indipendenza (1776) e poi, sebbene in forma attenuata, dalla costituzione federale del 1787, alla cui ratifica tuttavia M. si oppose ...
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Uomo politico svedese (Stoccolma 1860 - ivi 1915); liberale di sinistra, deputato alla seconda camera del Riksdag (dal 1896). Ministro senza portafoglio (1905), fece parte della delegazione svedese alla [...] conferenza di Karlstad che attuò lo scioglimento dell'unione con la Norvegia. Per varî anni (1905-06; 1911-14) fu presidente del Consiglio dei ministri a capo di gabinetti liberali ...
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Uomo politico (Parigi 1807 - ivi 1890). Figlio di Pierre-Antoine, fu membro della Camera dei Pari (1832-48), deputato all'Assemblea costituente (1848) e alla legislativa (1849), della quale era vicepresidente [...] al momento del colpo di stato del 2 dic. 1851. Ostile a Napoleone III, imprigionato per breve tempo, tornò alla vita politica nel 1869 come deputato e fu ministro degli Esteri nel gabinetto Ollivier (1870), ...
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Uomo politico francese (Pamiers, Ariège, 1858 - Nizza 1923). Seguace di Gambetta, entrò alla Camera francese nel 1889, nel 1893 fu sottosegretario alle Colonie, poi (1898-1905) tenne il ministero degli [...] Esteri. Convinto assertore della rivincita sulla Germania, riavvicinò la Francia all'Inghilterra, liquidando il grave incidente coloniale di Fāshōda; concluse con l'Italia gli accordi del 1900 e 1902 (accordo ...
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Statista (Saint-Martin-de-Laye, Gironda, 1780 - Decazeville 1860). Dapprima magistrato, deputato nella cosiddetta "camera introvabile", si rivelò assai presto politico avveduto, staccandosi dalla destra [...] moderato e di un programma di conciliazione nazionale. Influì pertanto su Luigi XVIII per ottenere lo scioglimento della camera e, ministro di Polizia (sett. 1815), dell'Interno (genn. 1819) e nel nov. 1819 presidente del Consiglio, iniziò ...
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Uomo politico francese (Aurillac 1857 - Parigi 1932). Di famiglia operaia, giornalista, deputato radicale alla Camera nel 1888, fu ministro delle Finanze nel 1895 in un gabinetto di soli radicali e governatore [...] generale dell'Indocina (1896-1901) dove realizzò importanti riforme amministrative. Spostatosi su posizioni moderate fu eletto presidente della Camera con i voti della destra (1905-1906) e fu poi senatore nel 1912 e ministro di stato durante la prima ...
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Nell’Impero Ottomano (turco odalik «cameriera»), schiava addetta al servizio di tavola e di camera delle signore, inesattamente applicato dagli scrittori europei alla schiave concubine di sultani e pascià. ...
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Uomo politico irlandese (Castelmartyr 1682 - Dublino 1764); nel 1733 cancelliere dello Scacchiere e presidente della Camera irlandese, fu in conflitto con G. Stone, primate d'Irlanda, che sosteneva i diritti [...] della Corona. Nel 1753 impedì che il governo s'impadronisse del sopravanzo del bilancio irlandese, e fu perciò costretto tre anni dopo a dimettersi dalla carica di presidente della Camera. ...
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Giurista e statista inglese (n. 1540 circa - m. 1617); membro del Parlamento e della Camera dei Lord, prese parte al processo di Maria di Scozia (1586). Nel 1592 procuratore generale, lord del Sigillo [...] dal 1596, fu consigliere della regina Elisabetta e una delle maggiori personalità della Corte. Con Giacomo I, che lo nominò lord cancelliere (1603), fu fautore dell'unione d'Inghilterra e Scozia, si oppose ...
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Uomo politico e riformatore tedesco (Strasburgo 1489 - ivi 1553); fu membro del Senato, della Camera dei tredici e di quella dei quindici della libera città di Strasburgo, che rappresentò anche in diverse [...] diete imperiali. Fautore della Riforma, di cui valutò soprattutto l'aspetto politico e morale, tentò più volte di promuovere un accordo tra i dissidenti, in vista dell'unione di tutti i protestanti. Fu ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...