ACQUAVIVA D'ARAGONA, Francesco
Fausto Nicolini
Nacque a Napoli nel 1665 da Giosia, quattordicesimo duca d'Atri, e da Francesca Giuseppa Caracciolo della Torella. Da Innocenzo XI, di cui era cameriere [...] d'onore, fu nominato vicelegato a Ferrara e, nel 1690, inquisitore a Malta. Innocenzo XII, che lo ebbe chierico di camera, gli conferì nel 1697 il vescovato (in partibus) di Larissa e nel 1700, dopo che l'A. non aveva ricoperto la nunziatura di ...
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ACCIAIUOLI, Filippo
Guido Pampaloni
Nacque a Roma il 12 marzo 1700 da Ottavio e da Marianna del marchese Antonfrancesco Torrigiani. Abbracciato lo stato ecclesiastico, divenne prelato della Curia romana [...] a Ravenna e nel 1728 governatore di Città di Castello. Nel 1737 divenne presidente della Camera apostolica e ponente della Congregazione delle Immunità e nel 1739 chierico di Camera di Clemente XII. Il 2 dic. 1743 fu innalzato da Benedetto XIV alla ...
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BLASINI, Berengario
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Originario di Lione, il B., al quale Giovanni XXII nel 1332 aveva assegnato un beneficio nella diocesi di Autun e due anni dopo il rettorato di Bligny nella Côte d'Or (più tardi [...] , II, Carteggio degli Anziani, Lucca 1903, ad Indicem; I registri del ducato di Spoleto della serie "Introitus et exitus" della Camera apostolica presso l'Arch. Segr. Vat., a cura di L. Fumi, Perugia 1903, ad Indicem; Jean XXII, Lettres communes, a ...
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ASTALLI, Fulvio
Gaspare De Caro
Nato a Sambuci, nella diocesi di Tivoli, il 24 luglio 1654, era nipote di Camillo Astalli, cardinal padrone durante il pontificato di Innocenzo X. Intraprese la carriera [...] ecclesiastica sotto la protezione di Clemente X, del quale era lontano parente, e ne ottenne la nomina a chierico di Camera. Il successore dell'Alticri, Innocenzo XI, affidò all'A. la prefettura delle milizie pontificie e il 30 sett. 1686 lo elevò ...
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CESARINI, Giovanni
Franca Petrucci
Nacque a Roma nella prima metà del sec. XV da Giacomo. Compì studi giuridici, e l'orazione da lui recitata quando conseguì la laurea è conservata nel cod. 121 (cc. [...] di cui godeva il monastero dei celestini ad Avignone.
Il C. morì probabilmente nel 1478, quando fu sostituito come uditore di Camera da Luigi Toscano.
Il C. (che probabilmente non è da identificare con il Cesarini che ebbe in dono due arazzi dal ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] bisogno di autorità della Curia che al bisogno di denaro della Camera apostolica. Il fatto che le clausole costassero denaro alimentava l perduti (e con ciò le normali disposizioni della Camera apostolica, la serie quotidiana di entrate e uscite), ...
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CAPOGALLO, Giovanni (Gianotto)
François-Charles Uginet
Nato a Roma intorno alla metà del sec. XIV, il C. si trova citato per la prima volta il 16 apr. 1385 col titolo di abate di Grottaferrata e di amministratore [...] di S. Paolo fuori le Mura, di cui era già stato nominato abate.
In tale qualità il C. si impegnò a versare alla Camera apostolica e al Sacro Collegio la somma di 1.000 fiorini, che costituiva l'ammontare dei "servizi" abbaziali, e ad onorare anche i ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] incominciò e fu consolidata sempre più per opera del cardinale Flavio Chigi, che dapprima lo fece promuovere uditore di camera del papa Alessandro VII e poi contribuì autorevolmente alla sua elezione cardinalizia, decisa in pectore il 14 genn. 1664 ...
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CESI, Bartolomeo
Agostino Borromeo
Figlio di Angelo del ramo degli Acquasparta, e di Beatrice Caetani dei duchi di Sermoneta, nacque a Roma nell'anno 1567. Nel 1586 ricevette da papa Sisto V la nomina [...] , il C. acquisterà per l'ingente somma di 50.000 scudi l'ufficio di tesoriere generale e collettore degli spogli della Camera, ufficio nel quale veniva confermato con bolla pontificia del 23 genn. 1590.
Nel conferire l'ufficio al C., Sisto V aveva ...
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GIGANTI (de Gigantibus), Girolamo
Anna Modigliani
Le notizie di questo personaggio, attivo a Roma presso la Curia papale fra il 1464 e il 1473, corrispondenti agli anni del pontificato di Paolo II e [...] n. 7) del G. e l'importante incarico gli veniva conferito al fine di arginare le continue frodi commesse a danno della Camera apostolica. La fiducia che il papa e il cardinale camerlengo Marco Barbo mostravano di riporre in lui fa pensare che il G ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...