VENTURA, Gioacchino
Ignazio Veca
– Nacque a Palermo il 7 dicembre 1792 da Paolo, futuro barone di Raulica, e da Caterina Platinelli.
Quinto di dodici figli, apparteneva a una famiglia di nobiltà acquisita [...] di lettere al collegio di Alcamo nel 1815, l’anno dopo insegnò retorica al convitto dei nobili di Palermo e ricoprì la carica di marzo (Sopra una Camera dei Pari nello Stato pontificio: opinione, Roma 1848), accettò la carica di agente del governo ...
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ROSPIGLIOSI, Giacomo
Irene Fosi
– Nacque a Pistoia da Camillo e da Lucrezia Cellesi il 29 dicembre 1628, quartogenito di diciassette fratelli.
Da quando Giulio Rospigliosi, il futuro Clemente IX, suo [...] egli entrò nella corte del cardinale Flavio Chigi come maestro dicamera. Per le sue doti letterarie ormai conosciute e apprezzate affidato il compito di pronunciare l’Oratio De subrogando Summo Pontifice, in cui, pur nella retorica d’occasione, ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] i macchinisti, che hanno il compito di montare i carrelli e i supporti fisici della camera, gli assistenti-operatori, che caricano dello stile fotografico espressionista furono metabolizzati nella retorica visuale dei generi e acquisiti nel patrimonio ...
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VIANI, Lorenzo
Chiara Ulivi
(Lorenzo Romolo Santi). – Nacque a Viareggio il 1° novembre 1882 da Rinaldo e da Emilia Ricci, che da Pieve di Santo Stefano (Lucca) si erano trasferiti sulla costa al seguito [...] Al ritorno in Italia gli venne assegnato uno studio alla Camera del lavoro di Viareggio. Riprese l’attività politica e con De Ambris ’arte di Viani non ha mai assunto però i connotati di arte di regime, rimanendo sempre lontana dalla retorica e ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] che prese gli ordini religiosi e divenne in seguito commissario della Camera apostolica a Tivoli; Francesco, che ebbe due figli, Barone - facendo ampio sfoggio di tutte le proprie cognizioni in campo linguistico, retorico, morale e storico.
Le ...
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FOGLIANI SFORZA D'ARAGONA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Piacenza il 3 ott. 1697 dal marchese Giuseppe e da Rosa Malvicini Fontana, ultima della sua casata, ambedue discendenti di nobili famiglie [...] dei Regni di Napoli e di Sicilia. Egli fu tra i dodici gentiluomini dicamera al seguito di Carlo quando di beni dei gesuiti di consegnarli al governo. Il problema dell'istruzione elementare fu risolto istituendo scuole di grammatica e retorica ...
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MANZINI, Giovanni Battista
Luigi Matt
Nacque a Bologna il 22 ag. 1599, da Geronimo e da Camilla Vitali.
La prima notizia certa - tra le poche rimaste - sulla sua vita riguarda la nomina a cavaliere [...] la corte sabauda, lo prese al suo servizio come maestro dicamera e lo condusse con sé a Torino. Ma il soggiorno torinese furori della gioventù (Venezia 1629), una raccolta di esercizi retoricidi vario argomento che conobbe parecchie edizioni e fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Carlo Costamagna
Monica Toraldo Di Francia
Se Carlo Costamagna non può certo essere annoverato fra gli «scienziati autentici» (Grossi 1999) che fra le due guerre si impegnarono nel dibattito sul tema [...] Camera dei fasci e, dal 1939, delle corporazioni, nel febbraio del 1943 venne nominato senatore.
Scrittore fluviale, alla produzione di la campagna di Costamagna si caratterizza per l’adozione di una strategia retorica che tenta di fornire una doppia ...
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PANNUNZIO, Mario
Massimo Teodori
PANNUNZIO, Mario. – Nacque a Lucca il 5 marzo 1910, secondogenito (dopo Alessandra, detta Sandrina) dell’avvocato Guglielmo, di origini molisane con simpatie socialiste [...] ; evitò la retorica dell’antifascismo che poteva dar vita a un nuovo conformismo di massa; seguì la di C. De Michelis, Venezia 1993.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio Teodori; Roma, Fondo “Il Mondo” e Pannunzio presso famiglia Carandini; Roma. Camera ...
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LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] della camera dell'udienza di palazzo Colonna a Roma con L'apoteosi di Martino V Colonna, che accompagnava l'Apoteosi di nella basilica dei Ss. Apostoli di Roma, opera decisamente più convenzionale e retorica.
Si chiude qui il percorso delle ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
lettiano2
lettiano2 agg. Proprio di Gianni Letta, esponente politico del centrodestra, più volte sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. ◆ Sorprendente, dato il suo profilo umano e istituzionale, è significativo che alle esequie di...