GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] presso il marchese di Castellara l'insediamento a Livorno di una compagnia dicommercio - fortemente osteggiata italiani, IX (1997), pp. 145-211; A. Bruschi, Giuliano Dami aiutante dicamera del granduca G.G. de' Medici, Firenze 1998; M.A. Morelli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] di corte, che lo portò nel 1768 al grado di tenente di fanteria, nel 1777 all’ufficio di maggiordomo di settimana e nel 1778 a quello di gentiluomo dicameradi là dell’Atlantico. Il genio dominante del tempo è uno «spirito di permuta e dicommercio» ...
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CONTI, Ettore
Enrico Decleva
Nacque a Milano il 24 apr. 1871 da Carlo, fabbricante e negoziante di mobili e tappezziere, e da Giuseppina Palazzoli. Completati gli studi liceali, durante i quali compì [...] per la conferenza economica di Genova, e quindi di guidare le trattative per un nuovo trattato dicommercio, che fu firmato il , a stampa: Atti del Comune di Milano, 1902-1907, passim; Atti parlam. Camera dei deputati, Discussioni, leg. XXIV ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] (Rapporto ... circa i due seguenti scritti pubblicati per la Camera d'Agricoltura stabilita in Londra, cioè: 1) General view che costituiscono un tentativo di influenzare in senso favorevole alla perfetta e totale libertà dicommercio gli esiti del ...
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BRIGNOLE SALE, Antonio
Giuseppe Locorotondo
Nato a Genova il 22 maggio 1786 da Giulio e dalla senese Anna Pieri, nel 1798 fu mandato a proseguire gli studi nel collegio Tolomei di Siena, insieme al [...] di condurre a termine le trattative avviate dal barone di St. Laurent per la "stipulazione di un trattato dicommercio gentiluomo dicamera del re). Il 15 sett. 1831 fu nominato consigliere di Stato straordinario annuale per la divisione di Genova, ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] della tariffa doganale del 1887, in vista dei trattati dicommercio con la Svizzera e con gli Imperi Centrali.
Le limpide Cellino San Marco (Brindisi). Osteggiò nel 1909 alla Camera le convenzioni marittime, proposte dal ministro Giovanni Bettolo. ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] più che l'opposizione aveva nel frattempo portato alla Camera le voci di corruzione che circolavano sull'affare della Regia dei di nuovo benessere internazionale e di definitiva vittoria sui problemi sociali. Venendo quindi a ragionare dicommercio ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] , marcò il proprio dissenso dal governo sui trattati dicommercio, ma lo sostenne nei difficili mesi del 1854 e il 10 apr. 1860 venne candidato dal conte alla presidenza della Camera in contrapposizione a Rattazzi. Fu un'elezione contrastata, per l' ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] nuovo pontefice gli offrì la scelta tra la nomina a cameriere d'onore e quella a secondo custode della Vaticana. volume in quarto". Purtroppo i librai romani non intrattenevano rapporti dicommercio con quelli fuori d'Italia; egli temeva perciò - ed ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] un realismo che determinò il ritiro del libro dal commercio, non si traducono in congrue soluzioni ideologiche e di cuoio, riempiendo presto la cameradi un tale fumo di sigaretta che, dal balcone socchiuso, i passanti vedevano uscire una sorta di ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto attraverso l’opera di intermediarî;...