CAVEDONI, Venanzio Celestino
Fausto Parente
Nacque a Levizzano (frazione di Castelvetro di Modena) il 17 maggio 1795 da Giorgio Giuseppe Alaria e da Cristina Franchini. Il padre, di condizione agiata, [...] greche, il libro è importante per la valutazione dellavoro numismatico del C. in quanto in essa egli tenta di Modena, avvenuta dal 2 al 4 luglio, Pio IX lo creò cameriere segreto soprannumerario. Verso la fine degli anni Cinquanta, la sua salute ...
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CIBO, Alderano
Enrico Stumpo
Nacque a Genova il 16 luglio del 1613 da Carlo I Cibo Malaspina, duca di Massa, e da Brigida di Giannettino Spinola. Mentre il primogenito Alberico veniva educato per succedere [...] pagamento in contanti anche per le imposte minori. Ordinò imponenti lavori di arginatura al fiume Reno e al Po, per evitare l'assoluzione. E la ritrattazione avvenne il 17 dic. 1687 nella cameradel Cibo.
Con la morte di Innocenzo XI nel 1689 e l'età ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] , come il Cesarini, assunto come cameriere segreto e poi maestro di Camera pontificio.
L'antico mecenate, lo sentire la mancanza della sua conversazione. Il Galilei lo informava dellavoro per il Saggiatore, in risposta ad una lettera da Acquasparta ...
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GHINUCCI, Girolamo
Michele Di Sivo
Nato a Siena nel 1480 da una nobile famiglia, andò via molto giovane dalla sua città e "… da fanciullo fu educato alla Corte di Roma" (Ugurgieri Azzolini, 1649, p. [...] dal 1489 alla morte (1497). Il G. fu chierico di Camera con Giulio II e suo segretario, e quindi si inserì presto conciliare a Mantova, il G. fu ancora protagonista dellavoro diplomatico volto all'organizzazione e all'impostazione da dare alle ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] maniaco dellavoro, poiché era di salute cagionevole, e quindi seppe risparmiarsi adottando ritmi lavorativi ragionevoli resi nella Cappella pontificia, nella Cancelleria e nella Camera. Altri appartenevano al ceto dirigente di Milano, Vercelli ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] : tra i fondatori a Brescia del Partito popolare italiano, nel 1919 fu eletto alla Camera dei deputati finché nel 1926, nel cinquantesimo di fondazione, l’Organizzazione internazionale dellavoro, e quindi il Consiglio ecumenico delle Chiese; ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] quanto fosse opportuno il divieto di Pio X a costituire alla Camera un gruppo cattolico e come fosse fondata la nota distinzione di economico e sociale, nel mondo dellavoro e del sindacato a sostegno dei lavoratori e dei contadini. Impegno, però ...
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Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] una straordinaria padronanza del meccanismo assembleare: è lui a definire la procedura dellavoro per sottocommissioni e 1919-22 a oggi. Quello che ha detto [Giuliano] Amato alla Camera [il 21 aprile 1993], che dopo tutto non c’è grande differenza ...
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Comunita e pastori del protestantesimo italiano
Lothar Vogel
In Italia il protestantesimo costituisce una minoranza piccola ma stabile. Ai tempi del censimento del 1911 ben 120.000 persone si dichiararono [...] missioni evangeliche. Un ordine del giorno approvato nel 1871 dalla Camera dei deputati si pronunciò poi Stewart, residente a Livorno dal 184472. Un altro elemento indispensabile dellavoro di evangelizzazione fu, come già praticato a Firenze e a ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] cfr. P.M. Sevesi, pp. 497-98). Fu forse l'intensità dellavoro a causare un periodo di malferma salute fra il 1464 ed il 1466 Curia e le finanze pontificie: A. Gottlob, Aus der Camera Apostolica des 15. Jahrhunderts. Ein Beitrag zur Geschichte des ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...