GREGORINI, Giovanni Andrea
Giovanni Gregorini
Nacque a Vezza d'Oglio il 30 ag. 1819, da Giovanni, le cui prime notizie circa l'esercizio dell'attività di "oste e ferratiere" risalgono al 1802.
Si trattava [...] di acciaio" per ulteriori trasformazioni (Arch. di Stato di Bergamo, Camera di commercio, b. 573, Prospetto degli esercenti miniere e fabbriche di metallurgiche di lavorazionedel ferro e dell'acciaio).
La qualità delle produzioni del G. ricevette ...
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ALBIZZI, Roberto
Elena Fasano Guarini
Nato il 22 giugno 1475 a Firenze da Filippo e da Maddalena Spinelli, per ragioni di commercio si stabili a Lione, dove si ha, per la prima volta, traccia della [...] altri parenti, lavorò come banchiere dell'assunzione da parte sua dell'ufficio di tesoriere del duca di Langueville, dopo il 1530.
Era ancora figli e figlie, di cui uno, Jean, fu gentiluomo di camera di Luigi XII, Francesco I e Enrico II.
Fonti e ...
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] industria e commercio di legnami, nel registro ditte della Camera di commercio di Milano, succedendo a una precedente ditta Venezia-Giulia e in Sila) e di stabilimenti per la lavorazionedel legname in tutto il paese (a quell'epoca gli impianti erano ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] ideologie politiche.
Difficilmente si potrebbe intendere questo primo lavorodel M. se si prescindesse dall'urgenza con cui maturato la decisione di candidarsi a Milano per la Camera nelle liste del Partito liberale italiano (PLI).
L'impegno che il ...
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DUFOUR
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Famiglia di imprenditori. Il capostipite Laurent (Parigi 1763 - Torino 1827), funzionario alla corte di Luigi XVI, venne a stabilirsi a Torino nel corso della Rivoluzione [...] consumatori, tanto che il D. meritò alcuni premi della Camera di commercio di Genova.
Chiusa nel 1840 la raffineria di , si diede inizio all'estrazione del tannino dalla corteccia di castagno e alla lavorazione delle radici della pianta di liquerizia ...
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CARPANI, Francesco Maria
Carlo Capra
Nacque a Milano dal marchese Bartolomeo intorno al 1705. Il suo casato, benché di antica origine (figura gia in una matricola dei nobili milanesi compilata nel 1277 [...] 1680 dovette addivenire ad una transazione con la Regia Camera per poter conservare il titolo e i beni feudali LXXVI(1964), pp. 671-706, che è il solo lavoro a occuparsi diffusamente del C. e a tratteggiarne la figura con intelligente penetrazione ...
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EREDE, Michele
Giovanni Assereto
Nato a Genova il 21 ag. 1806, primogenito di Pietro e di Maria Vassallo, fu avviato agli studi classici, ma la morte del padre, negoziante di modeste fortune, lo costrinse [...] America, l'E. lavorò senza successo ad una compagnia sovvenzionata che unisse Genova alle Repubbliche del Plata, e incalzava prevalente restò quella didattica. Nel 1875-76, su invito della Camera di commercio di Bari, avviò in quella città una Scuola ...
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FIGARI, Giovanni Battista
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Nacque a Genova il 15 febbr. 1840, primogenito dei tre figli di Francesco, fabbricante e mercante di tessuti di cotone, e di Luigia Ferro. Adolescente, [...] il volume di affari. Nel 1840 venivano annoverati dalla Camera di commercio tra i più potenti "bambagiari" operanti della lavorazione tessile a domicilio del genovesato. Durante i due decenni successivi la consistenza delle attività del F. ...
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MARCHESANO, Enrico
Guido Montanari
Nacque a Palermo il 23 maggio 1894 da Giuseppe e da Bianca Fileti, terzogenito di nove fratelli.
I Marchesano erano imparentati con alcune tra le famiglie più in vista [...] all'esercizio della professione di avvocato; lavorando presso lo studio del padre, nell'immediato dopoguerra ebbe occasione 1957, e della Banca Unione dal 1957; presidente della Camera di commercio italiana per l'estero dal secondo dopoguerra, ...
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BASA, Domenico
Alfredo Cioni
In tutti i documenti che lo nominano è detto "Venetus", ma ciò non si deve intendere come "veneziano" giacché nacque nei pressi di Cividale del Friuli (Civitas Austriae) [...] di stampare un immenso numero di volumi (in formato "da camera" e in formato "portatile") per rifornire il clero di (per sfiducia nella tipografia del "Popolo romano") ne stanziò deliberatamente di insufficienti: il lavoro di correzione proseguiva e ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...