Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] precedentemente noto sia come critico (il suo articolo sulla caméra-stylo è considerato il manifesto della nuova scuola) sia humour caustico, fu una delle penne più raffinate del dopoguerra; lavorò come critico nella redazione di "Cinémonde" e ...
Leggi Tutto
Trasposizione
Antonio Costa
Fin dalle sue origini il cinema ha fatto ampio ricorso al repertorio di testi letterari (romanzi, drammi, commedie, fiabe), prima di tutto per trarne ispirazione, ma anche [...] spesso debitrici del modello cinematografico, senza contare che all'adattamento dei loro romanzi hanno lavorato altri scrittori, . Si possono filmare poemi, come è accaduto per La camera da letto di Attilio Bertolucci (1992) di Stefano Consiglio e ...
Leggi Tutto
Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] in quanto luogo di circolazione del desiderio che, dall'autore, attraverso il testo, investe lo spettatore; e nelle teorie femministe (la Feminist Film Theory, ben rappresentata dalla rivista americana "Camera obscura" e dai lavori, tra gli altri, di ...
Leggi Tutto
Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] R.W. Paul, o ancora nei film del principio del secolo della cosiddetta Scuola di Brighton), poi 1966. Anche il suo lavoro teatrale è basato essenzialmente sull , ancora, un processo, con la 'camera' che inquadra costantemente i volti dei protagonisti ...
Leggi Tutto
Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] La costola di Adamo) di Cukor si svolgono nella loro camera dominata da letti rigorosamente gemelli. Solo la rivoluzione dei costumi sessuali la scenotecnica televisiva. A causa del differente modo di lavorazione rispetto al cinema, della necessità ...
Leggi Tutto
Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] è neppure quella dei tecnici o degli attori che si vedono al lavoro: anch'essi sono personaggi di una storia immaginaria e di un' , con la teoria zavattiniana del pedinamento del personaggio o ancora la candid camera o il cinéma direct (Marsolais ...
Leggi Tutto
Welles, Orson
Altiero Scicchitano
Regista e attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Kenosha (Wisconsin) il 6 maggio 1915 e morto a Los Angeles il 10 ottobre 1985. Geniale inventore di [...] film poliziesco. Heston rispose che pur di lavorare sotto la direzione del regista avrebbe accettato qualsiasi cosa. I produttori Welles, New York 1972 (trad. it. Milano 1999²); Y. Ishaghpour, Orson Welles cinéaste, une caméra visible, Paris 2001. ...
Leggi Tutto
PIETRANGELI, Antonio
Stefania Carpiceti
PIETRANGELI, Antonio. – Nacque a Roma il 19 gennaio 1919 da Francesco, ingegnere, e Ofelia Palleschi, maestra.
Visse con i fratelli e le sorelle, Liliana, Mario, [...] da diversi festival per il quotidiano Il lavoro fascista.
Nell’estate-autunno del 1941 divenne, grazie a Umberto Barbaro, di Franciolini.
Nel 1948 si candidò alla Camera dei deputati nelle liste del Fronte democratico popolare di un collegio toscano ...
Leggi Tutto
Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] bisogna risalire agli studi teorici del Rinascimento sull'intuizione prospettica, alla camera ottica di A. Kircher, (elaborata con Silvia d'Amico Bendicò) del film mai girato sul filosofo tedesco, Lavorare per l'umanità (pubbl. postuma in ...
Leggi Tutto
Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] campo del cinema. Essa è infatti una vera e propria riflessione sul linguaggio, oltre che un metodo di lavoro, di crescita. Dal 1974 è stata fondata anche una rivista, "Camera obscura", che si occupa interamente di questo sapere con l'obiettivo ...
Leggi Tutto
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...