LACAITA, Giacomo Filippo
Giuseppina Lupi
Nacque a Manduria, presso Taranto, il 4 ott. 1813 da Diego Nicola e da Agata Conte, vedova Lopiccoli, sposata nel 1808. Grazie alle rendite di piccole proprietà [...] . ottenne la naturalizzazione inglese e nel novembre 1856 seguì lord Minto in un viaggio in Italia durante il quale ebbe e Bibl.: Per la consultazione degli Atti parlamentari, Cameradei Deputati, Discussioni, VIII legislatura (febbraio 1861 - ...
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CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] cospicuo numero di deputati a lui favorevoli nella Cameradei Comuni: egli infatti, contrario alla creazione di 1902, pp. 119, 176 e passim; A. Capograssi, Gli inglesi in Italia - Lord W. Bentinck, Bari 1949, pp. 196 s. e passim;R. Romeo, Il Risorg ...
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POERIO, Carlo
Renata De Lorenzo
POERIO, Carlo. – Nacque a Napoli il 13 ottobre 1803 da Giuseppe, appartenente a una nobile famiglia calabrese (era barone di Belcastro), e da Carolina Sossisergio, figlia [...] e Cesare Braico. Il ministro degli Esteri inglese lord Palmerston e l’esule politico Antonio Panizzi spinsero Napoli per cui optò il 16 marzo 1861, fu vicepresidente della Cameradei deputati, ma non volle far parte del governo; divenne perciò oggetto ...
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CAETANI, Onorato
Piero Craveri
Nacque a Roma il 18 genn. 1842 da Michelangelo, duca di Sermoneta, e da Callista Rzewuska. Laureatosi in legge alla Sapienza, nel 1863, visse a lungo all'estero, in particolar [...] passi nella carriera pubblica. Eletto nel marzo 1872 alla Cameradei deputati, nel collegio di Velletri, in sostituzione del decaduto presso lord Salisbury. Ma con il 1896 il C. esce di fatto dalla scena politica, anche se rimarrà alla Camera ( ...
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AIROLDI, Cesare
Renato Composto
Nacque a Palermo il 2 nov. 1774 dal marchese Giuseppe, di famiglia lombarda di recente trapiantata in Sicilia, e da Marianna Arrigone. Frequentò l'università di Pavia [...] l'11 agosto si dimise dalla presidenza della Cameradei comuni.
Nel corso delle trattative condotte nell'ottobre 101 n.; A. Capograssi, Gli Inglesi in Italia durante le campagne napoleoniche. Lord W. Bentinck, Bari 1949, pp. 101, 107, 110; R. Ciampini ...
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Dalhousie, James Andrew Brown-Ramsay
Politico scozzese (Dalhousie Castle 1812-ivi 1860). Membro della Cameradei comuni (1837) e deilord (1838), presidente del Board of trade (1845), fu governatore [...] Adottò una politica aggressiva di espansione territoriale; in base alla dottrina del lapse, che non riconosceva la legittimità dei figli adottivi nella successione ai troni indigeni, annesse territori anche vasti, come l’Awadh (1856). Questa fu tra ...
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Wilkes, John
Politico inglese (Clerkenwell, Londra, 1727-Londra 1797). Seguace di Pitt il Vecchio, capo dei whig nella Cameradei comuni, nel suo giornale The North Briton criticò un messaggio di re [...] scritto fu bruciato. In seguito, la sua rielezione al Parlamento fu annullata per tre volte. Consigliere comunale, e poi lord mayor di Londra, ebbe infine la rappresentanza parlamentare del Middlesex (1774-90), e dal 1779 fu ciambellano a vita della ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] conte di Grosvenor (1767-1845), membro dei Comuni (1788-1802), seguace di W. Pitt, che lo nominò lord dell’Ammiragliato (1789-91) e commissario cui parteciparono anche membri della Cameradei Comuni e della Cameradei Lords, riunita nell’abbazia di ...
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Assemblea rappresentativa del Regno d'Inghilterra, nata dall'evoluzione del Consiglio del re e delle corti feudali. Fu convocato per la prima volta nel 1264, dopo che la Magna charta (1215) aveva sancito [...] tasse senza il suo consenso. Nel 13° sec. fu diviso in una camera alta (o deilord) di nomina regia, formata da nobiltà e clero, e in una camera bassa (dei comuni), a base territoriale, comprendente cavalieri e cittadini.
Il confronto con gli ...
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Membri di un’associazione religiosa sorta dopo il 1300 ad Anversa, in occasione di una pestilenza (il termine nederl. lollaerd deriva da lolle «mormorare, pregare»). Curavano i malati, seppellivano i morti [...] appoggio della cameradei Comuni (che rifiutò al re l’impiego del braccio secolare) e della protezione dei cittadini e dei piccoli lollardo, John Oldcastle (Lord Lobham). Sconfitti a St. Giles Fields (Londra), i l. persero 37 dei loro capi e, ...
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lord
‹lòod› s. m., ingl. [propr. «signore», dall’ingl. ant. hlāford «custode del pane»] (pl. lords ‹lòod∫›; in ital. per lo più adattato nella pronuncia in lòrd, col pl. invar. o, in passato, raram. lòrdi). – Titolo che viene dato in Gran...
camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...