Magna Charta
Marzia Ponso
Il primo documento a garanzia delle libertà individuali
Il 15 giugno 1215 il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra fu costretto dai baroni inglesi a riconoscere una serie di [...] inglese, che nel Trecento si divise in due Camere, la Camera Alta o Cameradei lord (in cui sedevano i nobili e il clero) e la Camera Bassa o CameradeiComuni (dove si radunavano i rappresentanti degli ordini sociali meno potenti). Inoltre ...
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Lloyd George, David
Politico inglese (Manchester 1863-Llanystumdwy, Galles, 1945). Liberale di tendenza radicaleggiante, sedette per 54 anni ai Comuni a partire dal 1890. Si oppose alla politica sudafricana [...] stato respinto il bilancio dalla Cameradei lord, i liberali, mantenendosi al governo, dopo le elezioni del genn. 1910, con l’appoggio dei laburisti e dei nazionalisti irlandesi, fecero votare dalla Cameradeicomuni il Parliament bill, limitante il ...
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Curzon, George Nathaniel
Politico inglese (Kedleston Hall, Derbyshire, 1859-Londra 1925). Nel 1886 fu eletto per i tories alla Cameradeicomuni e guidò varie missioni che gli valsero l’ufficio di sottosegretario [...] divergenze di vedute con il comandante in capo delle truppe, lord Kitchener, si dimise nel 1905. Nel 1908 entrò nella Cameradei lord. Scoppiata la Prima guerra mondiale, fece parte del governo di coalizione presieduto da H.H. Asquith. Leader della ...
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Quebec
Québec
Provincia del Canada. Dopo la vittoria britannica nella guerra dei Sette anni raccolse gli antichi sudditi francesi della vallata del San Lorenzo e si vide riconosciuta importanti diritti [...] nazionalista e si è avviato un compromesso che ha portato l’Assemblea nazionale del Q. (cioè il Parlamento provinciale) e la Cameradeicomuni del Canada a riconoscere che i quebecchesi formano una nazione all’interno della confederazione canadese. ...
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Dalhousie, James Andrew Brown-Ramsay
Politico scozzese (Dalhousie Castle 1812-ivi 1860). Membro della Cameradeicomuni (1837) e dei lord (1838), presidente del Board of trade (1845), fu governatore [...] Adottò una politica aggressiva di espansione territoriale; in base alla dottrina del lapse, che non riconosceva la legittimità dei figli adottivi nella successione ai troni indigeni, annesse territori anche vasti, come l’Awadh (1856). Questa fu tra ...
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Uomo politico e storico (Messina 1815 - Torino 1863). Repubblicano, prese parte, in Sicilia, ai moti del 1837 e alla rivoluzione del 1848. Esule in Francia e poi a Torino, aderì (1856) alla monarchia e [...] a tendenza democratico-sociale, e si recò poi in Sicilia allo scoppio della rivoluzione (1848). Eletto deputato alla cameradeiComuni, fece parte della missione incaricata di offrire la corona di Sicilia al duca di Genova; fu quindi ministro dell ...
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Uomo politico britannico (Hayes, Kent, 1759 - Putney, Londra, 1806). Secondogenito del grande statista, continuò le tradizioni del padre come parlamentare e statista di prim'ordine e come campione della [...] intanto la fiducia di Giorgio III che in quello stesso anno gli affidò la carica di primo ministro. Ottenuta alla cameradeiComuni, con le elezioni del 1784, una maggioranza tory a lui favorevole, P. avviò una serie di riforme economiche e ...
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Statista e scrittore (Thornhill 1633 - Halifax House 1695). Membro influente della cameradeiComuni, fu creato visconte nel 1688 e seppe mantenersi ai primi posti nella vita pubblica sotto Carlo II, Giacomo [...] e la cui finezza diplomatica gli procurarono l'ostilità deiComuni, che chiesero con un voto il suo allontanamento dalla corte e dalle cariche pubbliche. Fu presidente della cameradei Lord, guardasigilli e membro del consiglio privato. Durante il ...
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Statista britannico (Kelvinside House, Scozia, 1836 - Londra 1908); deputato liberale (1868), al seguito del Gladstone fu segretario in capo per l'Irlanda (1884-1885); sostenne l'autonomia irlandese anche [...] scambio, provocò la sconfitta elettorale degli unionisti (4 dic. 1905) e, nominato primo ministro, sciolse la cameradeiComuni ottenendo nelle susseguenti elezioni (genn. 1906) una forte maggioranza liberale. Nel suo gabinetto, per la prima volta ...
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Patriota (Trapani 1805 - Firenze 1884); ebbe gran parte nel moto del 1848 e, con M. Amari e F. P. Perez, fondò a Palermo il giornale Il Parlamento; eletto deputato di Trapani alla Cameradeicomuni siciliana, [...] fu incaricato nel 1849 di arruolare alcuni reggimenti svizzeri, ma fallì nella sua missione. Proscritto durante la restaurazione borbonica, fu deputato al parlamento italiano (1861-65, 1870-74) e dal 1874 ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...