Uomo politico inglese (Little Saxham, Suffolk, 1618 - Euston 1685); combatté per Carlo I nella guerra civile, seguì poi nell'esilio la famiglia reale. Tornato in Inghilterra dopo la restaurazione fu abile [...] ), nonostante contrasti col Buckingham, entrò nel "ministero della cabala". Promosso conte di A. (1672), consigliò il re a fare una pace separata con l'Olanda (1673); poco dopo, fu messo in stato d'accusa dalla Cameradeicomuni, ma fu prosciolto. ...
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Filantropo e uomo politico inglese (Hull, Yorkshire, 1759 - Londra 1833). Deputato ai Comuni dal 1780, convertitosi alla confessione evangelica nel 1784, si impegnò totalmente in iniziative filantropiche; [...] in parlamento condusse dal 1787 al 1825, quando lasciò la cameradeiComuni, una incessante battaglia per l'abolizione della schiavitù; nella sua azione ebbe l'appoggio del primo ministro W. Pitt, di cui fu amico intimo e leale sostenitore. Ai suoi ...
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Stato dell’America Settentrionale. Secondo Stato del mondo per estensione dopo la Russia, occupa poco meno della metà del Nordamerica, all’incirca tra i 41° e gli 83° latitudine N e tra i 52° e i 141° [...] . Le elezioni anticipate nel maggio 2011 hanno invece assegnato ai conservatori la maggioranza assoluta dei seggi (165 su 308 nella Cameradeicomuni), mentre le consultazioni tenutesi nell'ottobre 2015 hanno riportato la sinistra al governo dopo ...
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Saggista, drammaturgo e uomo politico (Milston, Wiltshire, 1672 - Londra 1719). La sua personalità di moralista, psicologo e umorista si espresse pienamente nelle pagine dello Spectator, e nei suoi saggi [...] l'attenzione di J. Dryden. Viaggiò (1699-1703) sul continente. Accostandosi ai whigs, ebbe vari uffici, entrò nella CameradeiComuni (1708) e divenne (1709-11) primo segretario di lord Wharton, luogotenente d'Irlanda. Tornati i whigs al potere ...
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Statista e storico inglese (Dinton, Wiltshire, 1609 - Rouen 1674); nominato consigliere privato e cancelliere dello scacchiere da Carlo I (febbr. 1642), rappresentò il re nelle trattative con il parlamento. [...] una sconfitta, lo rese impopolare nel paese. Destituito dal potere nell'ag. 1667, fu messo in stato di accusa dalla CameradeiComuni. Nel nov. emigrò in Francia ove passò il resto della vita. Scrisse: Contemplations on the Psalms (1672), una critica ...
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Brown, James Gordon. – Uomo politico britannico (Glasgow 1951). Laureato in storia all’Università di Edimburgo (1972), nel 1983 è stato eletto per la prima volta alla Cameradeicomuni. Nel 1993 è diventato [...] . Nel maggio 2010, a seguito dell'insuccesso riportato alle elezioni politiche che hanno visto la vittoria di misura dei tories e dopo il fallimento delle trattative per formare una coalizione con il Partito liberaldemocratico, B. si è dimesso ...
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Giurista, storico e uomo politico (Belfast 1838 - Sidmouth 1922). Fu avvocato, Regius Professor of Civil Law ad Oxford (1870-82), deputato liberale alla Cameradeicomuni (1880-1907), componente dei [...] negli U.S.A. (1907-13) e (dal 1914) membro della Corte internazionale di giustizia dell’Aia. Fu socio straniero dei Lincei (1904). Viaggiò lungamente in Africa, Asia e America. Scrisse di varî argomenti, ma legò particolarmente il suo nome alle ...
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Patriota e uomo politico (Trapani 1808 - Palermo 1889); nel 1848 fece parte del governo provvisorio siciliano come presidente del comitato delle Finanze, fu eletto presidente della Cameradeicomuni e [...] passò quindi all'unitarismo, e fu presidente del Consiglio di luogotenenza in Sicilia (1860). Deputato e vicepresidente della Camera, senatore dal 1861, presidente del Senato dal 1870 al 1874. Lasciò Ricordi sulla rivoluzione siciliana del 1848-1849 ...
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Avvocato e uomo politico inglese (Ashburton 1731 - Exmouth 1783); nel 1763 si distinse nella difesa di John Wilkes contro le persecuzioni di Giorgio III. Eletto deputato whig nel 1768, fu sempre all'opposizione, [...] e fu creato barone. Abile oratore, presentò nel 1780 una celebre mozione per limitare l'influenza della Corona sulla CameradeiComuni, e si oppose energicamente al corrotto sistema delle sinecure e delle pensioni, con cui Giorgio III influenzava il ...
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Agitatore antischiavista inglese (Wisbech 1760 - Ipswich 1846). Fondò nel 1787 il primo comitato per l'abolizione del commercio degli schiavi, e, aiutato dal deputato Wilberforce, promosse alla Camera [...] deiComuni una discussione sull'argomento. Nel 1789 andò a Parigi per cercare d'interessare al problema il governo francese ottenendo qualche appoggio da La Fayette e Mirabeau. Dopo l'abolizione del commercio degli schiavi (1807) pubblicò la History ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...