La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] le fibre vegetali e animali e il legno. Le condizioni climatiche richieste per il deposito, la conservazione e l'esposizione di secoli. L'immissione di ossigeno e luce e il cambiamento del grado di umidità e temperatura hanno provocato l'immediato ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] L'enfasi data all'uno o all'altro dei componenti della dieta nel periodo Jomon variò notevolmente nel tempo, seguendo i cambiamenticlimatici occorsi nell'Olocene: mentre nel Jomon iniziale e antico (ca. 10.000-4500 anni fa) prevalse una dieta basata ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] un abbandono forse causato da una fase di deterioramento climatico e dalla conseguente crisi economica, probabili conseguenze dell' fine del V sec. a.C., sia interessato da significativi cambiamenti a partire dalla seconda metà del IV sec. a.C.: ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] prevalenti. Le spiegazioni spesso addotte, di carattere climatico o ecologico, migratorio o bellico, sono inadeguate flessione, particolarmente nel Sud. La tradizione difensiva tuttavia non cambia: le mura sono a struttura piena (Nippur, Isin, ...
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Mediterraneo, mondo
BBerardo Cori
di Berardo Cori
Mediterraneo, mondo
sommario: 1. Il mondo mediterraneo come 'regione' della Terra. 2. Qualche mutamento fisico, lento ma non impercettibile. 3. L'evoluzione [...] per niente il primo studio organico a livello internazionale riguardante il cambiamento globale, il noto Piano azzurro (v. Grenon e Batisse e materialmente, per vivere finalmente in un ambiente climatico percepito come 'fascia del sole' (sunbelt), ...
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Neolitica, rivoluzione
Mario Liverani
Storia della questione
Le classificazioni prechildiane
Le classificazioni ottocentesche della preistoria, basate su aspetti formali dell'industria litica (e della [...] . Braidwood, 1964, pp. 81-135). Se la negazione del fattore climatico si è rivelata un punto debole, cui hanno poi rinunciato i suoi di sedentarietà porti inevitabilmente o alla crisi o al cambio di strategia (adozione dell'agricoltura): da un lato ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Americhe
Christine Niederberger
Marco Curatola Petrocchi
I tipi di colture e i sistemi di produzione: america settentrionale e mesoamerica
di Christine [...] l'assenza di testimonianze archeologiche su un cambiamento genetico progressivo teosinte-mais. È stato comunque durata della messa a maggese era legata alle caratteristiche climatiche ed edafiche della regione. Come documentato da studi ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Filippo Salviati
Janice Stargardt
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Roberto Ciarla
Le evidenze archeologiche [...] nel sito di Xiyincun. Certamente interessata dal miglioramento climatico olocenico, la Penisola Coreana, insieme alla Manciuria, fase si assiste in tutta la regione a un cambiamento sia nella dislocazione sia nelle dimensioni degli insediamenti: ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] forma di vita e sussistenza ebbe inizio con il Mesolitico, in concomitanza con i cambiamenti terminali del clima dopo la glaciazione di Würm. Le variazioni climatiche che ci interessano possono così essere riassunte: nell'ambito del miglioramento ...
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negazionismo climatico loc. s.le m. L’atteggiamento di negazione del cambiamento climatico prodotto dal riscaldamento globale, per ragioni ideologiche, politiche, d’interesse o per paura. ◆ Non sappiamo ancora se al vertice di Parigi sul clima...
giustizia climatica loc. s.le f. Principio etico per cui si costituisce una condizione di parità ed uguaglianza dei diritti, dei doveri e delle risorse di fronte ai cambiamenti climatici di dimensione locale e planetaria, in particolare quelli...