BIAGIO
Francesco Artizzu
Sono ignoti l'anno e il luogo della nascita di questo arcivescovo di Torres. Proveniva dalla diocesi di Nevers, dove godette di quelle prebende, che, dopo la sua elezione alla [...] B. si trovò probabilmente implicato fu quella dell'assassinio del vescovo di Ploaghe, dell'abate di Tergu e del vicario camaldolese: forse proprio dietro suo consiglio il 10 marzo 1203 Innocenzo III inviava agli arcivescovi e vescovi dell'isola una ...
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VITELLI, Giulio
Michele Lodone
– Nacque nel 1458 a Città di Castello, figlio naturale di Niccolò. Il nome della madre è ignoto.
Il padre, coinvolto nei rivolgimenti politici interni della città, fu [...] e nel 1494 rettore di S. Angelo di Citerna.
Tra i vari benefici ecclesiastici di cui godette vi fu anche la badia camaldolese di S. Bartolomeo ad Anghiari, che lo portò, nell’estate del 1496, a scontrarsi con il conte Berardino da Chitignano. Quando ...
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BONIFACIO, Scipione
Giuseppe Pignatelli
Scarse sono le notizie biografiche che abbiamo intorno al B.: originario di Treviso, visse fra la seconda metà del XVIII e l'inizio del XIX secolo; prete secolare, [...] al B. di tradurre e annotare l'intera opera del Bercastel - giovandosi eventualmente dell'aiuto del dotto camaldolese Fortunato Mandelli - che aveva una vasta diffusione negli ambienti ecclesiastici e della quale utile sarebbe stata un'edizione ...
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ALBERTO AZZO
Margherita Giuliana Bertolini
Della stirpe degli Obertenghi, visse tra la fine del decimo e la fine dell'undecimo secolo; morì nel 1097. Dal padre, marchese Alberto Azzo I, ereditò il governo [...] , coll. 9-10, 606-608; V, ibid. 1741, coll. 521-522; B. Collina, Vita di S. Teobaldo, monaco ed eremita camaldolese, Bologna 1752, pp. 34, 61, 154 ss., 300 ss.; D. Mittarelli, Annales Camaldulenses Ordinis Sancti Benedicti, II, Venetiis 1756, p. 1287 ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] del 1745 (Roma, chiesa di S. Maria della Scala), come altri dipinti tardi quali il Cristo con s. Giovanni Battista e santi camaldolesi della chiesa dei Ss. Biagio e Romualdo a Fabriano (1750) o la pala con Papa Alessandro II e s. Pier Damiani ancora ...
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ADORNO, Giovanni Agostino (o Agostino)
Giuseppe Oreste
Nacque a Genova nel 1551, quinto figlio di Michele, del ramo di Lanfranco-Faravello, e di Nicoletta Adorno Campanaro. Da giovane sarebbe stato avviato, [...] ) e con loro, ancora sotto la guida spirituale del Pignatelli e del padre gesuita M. D'Andria, nell'eremo camaldolese di S. Salvatore, definì la nuova regola.
Nella primavera del 1588 poté superare a Roma le difficoltà oppostegli dalla commissione ...
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NICOLA Anconitano
Antonio Milone
NICOLA Anconitano (Nicolaus de Ancona, Nicolaus Anconitanus). – Mancano i dati biografici di questo scultore documentato tra il 1247 e il 1253 nell’area adriatica, tra [...] della chiesa di S. Maria di Castelnuovo (sobborgo di Recanati), nel Medioevo cenobio alle dipendenze dell’abbazia camaldolese della S. Croce di Fonte Avellana (Calcagni, 1711; Vogel, 1859). Qui realizzò, impiegando marmi diversi, l’articolato ...
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POGGIBONSI (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Anna Maria CIARANFI
Renato PIATTOLI
Piccola città della Toscana, nella provincia di Siena, da cui dista 23 km. verso nordovest. Posta su di un'altura [...] . L'edificio artisticamente più importante è la chiesa di S. Lucchese, sopra un colle vicino (poggio Bonizi), già eremo camaldolese, nel 1213 data dal comune a San Francesco, e poi dal suo discepolo Lucesio o Lucchese, ricostruita, ingrandita ...
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RAZZI, Girolamo
Pietro Giulio Riga
RAZZI, Girolamo (in religione Silvano). – Nacque a Marradi nel 1527 da Populano, appartenente a una famiglia di notai (Bramanti, 1999, p. 326). Suo fratello Serafino [...] di Giovanni Della Casa. G.B. Mittarelli, De literatura Faventinorum, Venezia 1775, pp. 148 s.; A. Pagnani, Storia dei benedettini camaldolesi, Sassoferrato 1949, pp. 177 s.; M.E. Magheri Cataluccio - A.U. Fossa, Biblioteca e cultura a Camaldoli, Roma ...
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Dalla loro residenza suburbana i Camaldolesi di Classe, dopo il sacco francese del 1512, si trasferirono in Ravenna, e quivi edificarono l'insigne monastero che conservò il nome originario di Classe e [...] e il museo classense fu eseguito tutto il lungo braccio di ponente, con otto stanze. Soppresso poi nel 1798 il monastero camaldolese, la Classense con tutto l'edificio fu data in consegna alla comunità di Ravenna; nel 1800 vi s'incorporarono le ...
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camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...
eremo
èremo (poet. érmo o èrmo) s. m. [dal lat. tardo erēmus s. m. o f., gr. ἔρημος o ἐρῆμος agg. «solitario, deserto»]. – 1. Luogo solitario, dove una o più persone si ritirano a far vita religiosa (v. eremita); il termine, riferito con questo...