Teologo cattolico e umanista (Pitthem, Bruges, 1513 - Colonia 1566), rappresentante delle tendenze conciliatrici nell'ambito dell'umanesimo fiammingo; ma uno dei suoi tentativi di accostamento ai protestanti [...] fallì per il duro attacco di Calvino (1562). ...
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Nella storia del cristianesimo, atteggiamento e condotta propri dei nicodemiti, così chiamati dal nome del fariseo Nicodemo. Erano così chiamati gli incerti o troppo prudenti seguaci della Riforma, che [...] si adeguavano solo esteriormente alle pratiche religiose e contro i quali scese in polemica G. Calvino (1537 e 1543-44). Il n., sorto in Germania in ambienti vicini all’anabattismo, ebbe diffusione nell’Italia del 16° sec., dove molti evangelici si ...
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Antitrinitario (Savigliano 1515 circa - Danzica 1573 circa). Avendo aderito al gruppo antitrinitario di Vicenza, nel 1546 si rifugiò a Ginevra, di cui acquistò la cittadinanza (1555) e dove fu eletto diacono [...] della Chiesa italiana. In urto con Calvino, passò a Basilea e in Polonia (1562), rifugiandosi poi, in seguito all'espulsione dei riformati stranieri dalla Polonia (1564), in Moravia e infine a Danzica. Fu fieramente attaccato da Teodoro Beza come ...
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Riformatore, predicatore e scrittore (Siena 1487 - Slavkov, Moravia, 1564). Dopo essere stato generale dei cappuccini (fino al 1538), O. si avvicinò al luteranesimo. Chiamato a Roma per fornire spegazioni [...] Roma per fornire assicurazioni sulla propria ortodossia, dopo qualche perplessità ed esitazione, si rifugiò a Ginevra, bene accolto da Calvino (1542). Presa in moglie una profuga lucchese, si recò a Londra (1547), dove rimase fino al 1553; passò poi ...
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Teologo e critico biblico protestante (Gersdorf 1776 - Gotha 1848), uno dei più influenti rappresentanti del razionalismo; scrisse varie opere di dommatica, di critica degli scritti di S. Giovanni, tendenti [...] a negargliene l'attribuzione (1820); pubblicò le opere di Melantone e lettere di Calvino e di Beza (1834). ...
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Riforma radicale
Termine coniato dal riformatore svizzero H. Bullinger (1504-1575), continuatore dell’opera di H. Zwingli, per indicare le ali più estreme del movimento di Riforma protestante non coinvolte [...] dal processo di unificazione promosso da Bullinger stesso, che, in seguito all’accordo con G. Calvino (1549), culminò nella Confessio Helvetica del 1566, accolta come confessione di fede dai riformati di Svizzera, Francia e Ungheria. Tra i movimenti ...
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Compendio dei principi della dottrina cristiana, prodotto soprattutto ai fini dell’istruzione religiosa.
Di manuali su cui fondare un insegnamento di tipo scolastico della dottrina cristiana si sentì il [...] da Lutero (Enchiridion, o «Piccolo c.», cui seguì, per i parroci, il «Grande», entrambi del 1529) e da Calvino (1536), seguiti dal Catechismo di Heidelberg (1563), in campo cattolico vari c. furono redatti dagli ordini religiosi. Nel Concilio di ...
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Puritano inglese (n. 1488 circa - m. Londra 1569); fu il primo a dare (1535) una traduzione completa della Bibbia soprattutto pregevole per il Nuovo Testamento. Di orientamento luterano, fu costretto ad [...] allontanarsi dall'Inghilterra e a viaggiare nei Paesi Bassi, in Germania e in Svizzera dove ebbe rapporti con Calvino. ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] attuò una rigida organizzazione teocratica e codificò le tesi riformate, accentuando il tema della predestinazione. La dottrina calvinista (o riformata) si diffuse in Europa e nelle colonie inglesi in America. In Inghilterra, a seguito della politica ...
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Teologo e canonista (Ressons, Piccardia, 1494 - Parigi 1574), prof. e rettore alla Sorbona, canonico penitenziere a Noyon, inquisitore. Nel 1562 partecipò al Concilio di Trento come teologo, al seguito [...] del card. di Lorena. Presiedette alla epurazione dei collegi parigini. Come canonista, curò un'edizione del Decreto di Graziano (1547), apprezzata dalla critica. Scrisse anche De sacrificio missae (1562) contro Calvino. ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...