(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] il tentativo, compiuto nello stesso anno insieme a Farel, di imporre a G. una «bibliocrazia», nel 1541 G. Calvino dette inizio all’esperimento della nuova democrazia religiosa ginevrina. Dopo il trattato di Cateau-Cambrésis (1559) i Savoia ripresero ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] premio Strega, tra forti contrasti di cui si era già fatto portavoce Pier Paolo Pasolini (presentatore del concorrente Italo Calvino) con un attacco pronunciato il 27 giugno in forma di orazione shakespeariana, In morte del realismo (pubblicato in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Pellegrino Rossi
Luigi Lacchè
Nelle sue memorie Albert de Broglie (1821-1901), diplomatico, presidente del Consiglio e liberale francese, dice di aver avuto la fortuna, nella sua carriera, di osservare [...] Réserve).
A Ginevra Rossi non tarda a farsi apprezzare per il suo talento. Primo professore cattolico nell’Accademia di Calvino (1819), nel 1820 diventa citoyen e sposa Jeanne-Charlotte Melly. I suoi corsi universitari suscitano ammirazione e della ...
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teocrazia
Marzia Ponso
Il governo in nome della divinità
Il termine teocrazia indica un ordinamento politico in cui il potere è esercitato in nome di Dio da coloro che si definiscono suoi rappresentanti, [...] invece una teocrazia fino al secolo 19°. Nel Cinquecento fu un regime teocratico quello instaurato nella Ginevra di Calvino.
In età contemporanea, il sistema teocratico sopravvive in Oriente: oltre al Tibet del Dalai Lama – incarnazione del Buddha ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] 1978.
N. Bobbio, La democrazia e il potere invisibile, in Rivista italiana di scienza politica, 1980, 2, pp. 181-203.
I. Calvino, Apologo sull'onestà nel paese dei corrotti, in la Repubblica, 15 marzo 1980, pp. 1-2.
S. Cassese, Affarismo e politica ...
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Federalismo
Massimo Luciani
La concezione oggi prevalente del f. è quella che potremmo definire dinamica, risalente soprattutto alle elaborazioni di C.J. Friedrich. Il f., infatti, è comunemente inteso [...] a dismisura la questione del f. e per farla assomigliare ai romanzi di C.E. Gadda, nei quali, come scriveva I. Calvino, "il discorso s'allarga a comprendere orizzonti sempre più vasti, e se potesse […] arriverebbe ad abbracciare l'intero universo ...
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Diritto
Potere originario e indipendente da ogni altro potere.
S. dello Stato
Intesa come qualità giuridica esclusivamente pertinente all’imperium dello Stato, la s. è concetto moderno e che solo allo [...] l’influenza delle teorie medievali. Subito dopo il concetto di popolo cominciò a trasformarsi; poi gli elementi elaborati da Calvino e dai monarcomachi confluirono nelle grandi crisi politiche inglesi dei sec. 16° e 17°, nelle quali il principio ...
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Istruzione
Prova, variamente costituita e condotta, mediante la quale viene accertata: la preparazione conseguita dagli studenti nelle scuole statali e non statali dei diversi tipi e gradi, o privatamente; [...] . e F. Socini, S. Castellion, G. Aconcio, sostenitori del libero e., fu aspramente contrastata sia da Lutero e da Calvino sia dai loro discepoli. Il libero e. fu piuttosto affermato come diritto individuale alla libera espressione del proprio sentire ...
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Diritto
Esigenza di un bene, cioè di cosa atta alla soddisfazione di un bisogno umano e individuale e quindi a contenuto non solo economico, ma anche morale, religioso, scientifico, sentimentale, umanitario.
Interesse [...] cose fungibili secondo i giuristi romani, fu per secoli oggetto di discussioni e le critiche divennero sempre più appassionate (G. Calvino, C. Dumoulin) man mano che il divieto, in realtà largamente eluso con vari espedienti giuridici, si palesava in ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] viene fatta propria dall’uomo; anche dopo la giustificazione egli rimane peccatore e soggetto alla concupiscenza. Calvino insiste specialmente sulla dottrina della predestinazione: Dio, volendo la propria gloria, destina alcuni alla salvezza, altri ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...