Giurista e teologo (Benevento 1497 - Roma 1564); prof. di diritto nell'univ. di Napoli. Coprì alte cariche pubbliche nel Regno di Napoli. Polemizzò contro Calvino nei dialoghi De praedestinatione (1556) [...] e De gratia et libero arbitrio (1556) ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] uno de ca' Mocenigo lo qual poi scampò"; inoltre, lo stesso Zonca aveva letto l'Institutio christianae religionis di Calvino, di cui nel 1557 era stata pubblicata a Ginevra una traduzione italiana da Giulio Cesare Paschali. Denunciato al tribunale ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] et procès de Michel Servet (1553), a cura di J.-F. Bergier, Registres de la Compagnie des pasteurs de Genève au temps de Calvin, II, 1553-1564, a cura di R.-M. Kingdon et al., Genève 1962, pp. 64 s.; I. Facciolati, Fasti Gymnasii Patavini, Patavii ...
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Teologo e canonista (Ressons, Piccardia, 1494 - Parigi 1574), prof. e rettore alla Sorbona, canonico penitenziere a Noyon, inquisitore. Nel 1562 partecipò al Concilio di Trento come teologo, al seguito [...] del card. di Lorena. Presiedette alla epurazione dei collegi parigini. Come canonista, curò un'edizione del Decreto di Graziano (1547), apprezzata dalla critica. Scrisse anche De sacrificio missae (1562) contro Calvino. ...
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HOTMAN, François (Hotomanus)
Giurista francese di origine tedesca, nato a Parigi il 23 agosto 1524, morto a Basilea il 12 febbraio 1590. Laureatosi a Orléans, nel 1546 fu nominato lettore di diritto romano [...] storia all'accademia di Losanna. Nel 1556 fu chiamato a Strasburgo professore di diritto civile: nello stesso anno accompagnò Calvino alla dieta di Francoforte. Tornato in Francia, entrò nel partito del principe di Condé. Nel 1564 passò a insegnare ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] nell'estensione della Riforma in Svizzera; ma l'espansione di Berna nel Vallese e l'opera di G. Farel e di Calvino segnarono altri progressi della Riforma. La quale fu combattuta soprattutto in seguito all'azione svolta con mezzi e carattere politici ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] : occasione della polemica, la condanna di Michele Serveto, messo al rogo a Ginevra (1553) per volontà di Giovanni Calvino. Per gli intellettuali ‘radicali’, che non aderiscono più alla Chiesa cattolica ma sono contrari anche alla trasformazione del ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] corrente innovatriee, fra sec. XV e XVI, nel tempo stesso che, di là dalle Alpi si preparavano Lutero e Zuinglio e Calvino. Rallentato un poco il legame con la Chiesa gerarchica e reso più personale il legame del credente con Dio; il perfezionamento ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...]
In realtà a quella data il C. era già in territorio elvetico, come attesta la lettera di Pellikan a Calvino, datata da Zurigo il 15 ag. 1542 (Calvini Opera, XI, coll. 426 s.) e il colorito racconto che Bullinger fece a Vadian, in lettera 19 dicembre ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] suo riconoscimento come il modo migliore per servire Dio e per rispondere alla sua chiamata. In particolare, è di impronta calvinista la concezione del lavoro come dovere religioso e massima virtù: proprio la diffusione degli insegnamenti di Lutero e ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...