CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] casa di Staggia, presso Modena, appartenuta a varie generazioni della famiglia Castelvetro, vengono alla luce opere di Lutero, Calvino, una traduzione del decreto di Carlo IX sulla tolleranza verso i protestanti e, ancora, testi di Erasmo e commenti ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] sogno non conosciamo la fine.
Tre anni più tardi, inaspettatamente, lo troviamo a Ginevra. Il 25-28 ott. 1542 Calvino comunica a Viret la presenza prolungata e inquietante del C. ("Habemus hic Jullium Camillum cuius tam diuturna mora nobis nonnihil ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] cominciò a concretizzarsi il suo progetto di realizzare L'aquilone, da una favola dello stesso Guerra che piaceva moltissimo a Italo Calvino (M. Antonioni, T. Guerra, L’aquilone, 1982). Storia di un aquilone che vola sempre più in alto e non si ...
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BALLERINI, Pietro
Ovidio Capitani
Figlio di Giovan Battista, medico e professore di chirurgia, nacque a Verona il 7 sett. 1698. Compiuti i propri studi presso i gesuiti, nel 1722, dopo aver concluso [...] a differenza delle Praelectiones,premesse all'edizione di s. Antonino, si doveva proporre lo scopo di respingere le argomentazioni dei calvinisti (e di tutti coloro che apertamente o in modo latente ne dipendevano) circa la liceità di certi interessi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] p. 1025).
Opere
Metaphysica, Parisiis 1638 (rist. anast. a cura di L. Firpo, Torino 1961).
Dialogo politico contro Luterani, Calvinisti e altri eretici, a cura di D. Ciampoli, Lanciano 1911.
Epilogo magno, a cura di C. Ottaviano, Roma 1939.
Discorsi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Fausto Socini e i sociniani
Mario Biagioni
Nel corso del Cinquecento le controversie teologiche costituirono spesso il terreno di incontro tra le idee: un caso emblematico è quello di Fausto Socini, [...] . Fu grazie alla sua attività di esegesi e di controversia che essa superò le divisioni interne e poté resistere agli attacchi dei calvinisti e dei gesuiti.
La vittoria di Socini fu sancita dal sinodo di Lublino del 1593 e dall’uscita di scena, nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] e fantastiche del secondo Novecento, di opposto segno politico. Si pensi, in particolare, alle Città invisibili di Italo Calvino (1972), da leggere insieme con i racconti di città abbandonate e di incontri immaginari di Gog, uno dei libri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] più pregnanti aspetti. E propone, a suo modo, un weberismo di sintesi, vedendo e lodando in Martino Lutero e Giovanni Calvino gli «antesignani della morale del lavoro». E, addirittura, arriva a sostenere l’identità fra lo «spirito delle democrazie ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] confessionali per evitare un male più grande, dal punto di vista di Roma, cioè lo sfruttamento, da parte del movimento calvinista, del periodo di vuoto di potere causato dalla mancanza di un imperatore. La stessa strategia di evitare, per quanto ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] la scomunica per i frati che avessero tenuto presso di sé qualsiasi libro di Lutero, oppure di Melantone, Brent, Calvino, Bullinger, Martin Buzer e altri (in questo ordine vengono citati). Il sospettato di eresia non avrebbe potuto esser accettato ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...