Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Quale futuro per l’industria italiana?
Vittorio Marchis
Siamo all’inizio del 1944 in Svizzera, dove molti italiani si sono rifugiati dopo il disastro dell’8 settembre dell’anno precedente. In Italia [...] agli albori del commercio moderno, 2006), questo segnale è la nascita dei supermercati. Se ne accorse anche lo scrittore Italo Calvino (si veda l’episodio Marcovaldo al supermarket nella sua raccolta Marcovaldo, ovvero le stagioni in città, 1963).
Di ...
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CATERINA de' Medici, regina di Francia
Stephan Skalweit
Nacque il 13 apr. 1519 a Firenze, nel palazzo della via Larga, da Lorenzo II de' Medici, duca di Urbino e da Madeleine de la Tour d'Auvergne, [...] in un concilio nazionale, attuando in tal modo la promessa rilasciata a suo tempo da Francesco II. Riuscì ad indurre i calvinisti a parteciparvi. Il concilio nazionale si riunì dal 31 luglio al 14 ott. 1561 a Poissy sotto forma di assemblea di ...
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Carisma
Luciano Cavalli
La teoria del carisma
Il concetto
Il concetto di carisma è stato introdotto nelle scienze sociali da Max Weber, che lo ha ripreso dalla tradizione cristiana e dagli studi sul [...] di coloro che intendevano viverla nei termini più intimi e individuali - come lo stesso Weber ha dimostrato discutendo di Calvino e dei puritani che a lui si erano ispirati in Gran Bretagna. In realtà le situazioni straordinarie cui si riferisce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] conosce, quando la sua parola si rivela arma potentissima, divenendo, come afferma Hubert Jedin, dopo Martino Lutero e Giovanni Calvino, «il più grande avversario che il Papato abbia avuto al principio dell’epoca moderna» (H. Jedin, Sarpi storico del ...
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Culture
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
La parola chiave di questo volume è Culture, termine caratterizzato ‒ nell’accezione qui assunta delle Scienze sociali ‒ dall’ampliamento dei suoi confini, [...] narrazione di tradizione orale, locale per definizione, era stata legittimata dall’opera di sintesi affidata a Italo Calvino, che, selezionando, riformulando e riscrivendo in italiano le Fiabe italiane (1956), aveva azzerato le peculiarità locali e ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] 6, p. 332] di Cultura e realtà, a cui avevano collaborato persone a lui legate come Fedele d’Amico, Pavese, Italo Calvino e Natalia Ginzburg.
Nel 1948 aveva tradotto i due saggi di Max Weber, La politica come professione e La scienza come professione ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] del Valdés. Per suggerimento del Flaminio il C. lesse in quei mesi l'Institutio Christianae religionis di Calvino. Intrattennero comuni rapporti con Caterina Cybo, stabilitasi nel frattempo a Firenze, e insieme frequentarono ancora l'Ochino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] radicale tra carne e spirito e l’asservimento dell’uomo a Satana). Martino Lutero (Tischreden, 1532) e Giovanni Calvino (Institutio christianae religionis, 1536) ne esprimono invece giudizi positivi. Più tardi, Gottfried W. von Leibniz mette in ...
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La condanna dei comunisti del 1949
Giuseppe Ruggieri
Il 15 luglio 1949, «L’Osservatore romano» pubblicò un decreto dell’allora Sacra congregazione del Sant’Uffizio che suonava così:
«È stato chiesto [...] partito erano avvenute con lettera del 30 marzo 1951 alla cellula della casa editrice Einaudi, composta da Scassellati, Calvino, Bollati, Boringhieri, Filogamo, con la precisa richiesta di non dare ‘pubblicità’ alla cosa onde «evitare vociferazioni ...
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In generale, conformità del comportamento a una norma, ritenuta a sua volta giusta sulla base di parametri normativi e criteri di valutazione che attingono a sfere diverse: la morale, il diritto, la politica, [...] della politica si incontrano le posizioni, per taluni aspetti diverse, dei grandi esponenti della dottrina protestante, Lutero, Calvino e Zwingli. La formazione degli Stati nazionali produce sulla visione della g. effetti assai più importanti e ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...