Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] , aveva intaccato tradizioni secolari e, di conseguenza, aveva determinato "una rivoluzione della mente, una svolta intellettuale" (I. Calvino), tale da mettere in crisi i consueti parametri di interpretazione dei fatti culturali.
Si deve situare all ...
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PERIODICI (XXVI, p. 756; App. II, 11, p. 520)
Nicola Tranfaglia
Negli ultimi trent'anni le riviste di cultura hanno rappresentato in Italia un punto d'osservazione non secondario né marginale per seguire [...] non possono non avere ripercussioni sulla pubblicistica culturale. Se una rivista essenzialmente letteraria come Il Menabò di Vittorini e Calvino può vedere la luce proprio nel 1959, alla vigilia del decennio, e affrontare, da un certo punto di vista ...
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Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] fonte trascendente all'anima umana del sentimento e della coscienza morale (Paolo di Tarso, gli stoici romani, Melantone, Calvino); b) prova derivante dall'esigenza d'affermare l'assoluta validità del mondo morale e risolvere l'opposizione di questo ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] in modo irreversibile la fortuna di Gadda, per l'espressionismo del suo stile e la polifonia di tipo bachtiniano, e di Calvino, per la consonanza tra i suoi scritti e l'applicabilità ad essi del metodo semiologico. Con tutta questa ricchezza di ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] che esso non susciti il clamore di una provocazione sollecitando mobilitazioni pro e contro, forse pretestuose: Pasolini vs Calvino, come in tempi non tanto lontani, nella logica dell'organico-disorganico, Leopardi vs Manzoni. E tuttavia l'ultima ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] domanda non proviene dalla letteratura, ma come letteratura. Nella suggestiva riscrittura fantastica del Milione da parte di I. Calvino (Le città invisibili) "tutte le città dell'Impero e dei reami circonvicini" sono ormai catalogate e descritte nell ...
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ROMANI, Lettera ai
Leone Tondelli
È la più ampia e importante dell'epistolario conservatoci di S. Paolo apostolo (v.). Egli vi traccia sistematicamente, con digressioni più apparenti che reali, il suo [...] Glosse; II: Scholien, 2ª ed., Lipsia 1923). Notevoli ancora, tra quelli dei riformatori, sono i commenti di Melantone e di Calvino. Dei numerosi commentarî recenti sono a notarsi: B. Weiss, Der Brief and die Römer, 8ª ed., Gottinga 1891; R. Cornely ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] inchiesta di «Cinema nuovo», Il cinema italiano nel cinema e nella narrativa, sul neorealismo narrativo e cinematografico, Italo Calvino parla proprio di questo, cioè della supremazia di Roma e Napoli sullo schermo: «due città pochissimo interessanti ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] e riccamente commentato, insieme ad altri scritti sulla Chiesa africana21. Bauduin, nelle diverse redazioni, attacca le interpretazioni di Calvino dell’affaire donatista, e riconosce nell’atto di Costantino di eleggere il papa e i vescovi italiani e ...
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Costantino e i re della prima Età moderna (1493-1705)
Imperatore cristiano o re sacerdote?
Lucio Biasiori
Secondo il suo biografo Eusebio, l’imperatore Costantino sarebbe vissuto anche dopo la sua morte. [...] praebuerit nimis facilem: deinde quod in cogenda synodo, tum in definiendis fidei controversiis aliquid potestatis sibi sumpserit, in Ioanni Calvini opera quae supersunt omnia, ed. G. Baum, A.E. Cunitz, E. Reuss, Braunschweig 1863-1900, VII, pp. 278 ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...