Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] , definitivamente staccate da Roma e ormai inserite in una consolidata ortodossia luterana. Con l'eccezione di alcuni calvinisti, come Lambert Daneau (particolarmente attento alle esigenze della scrittura fino a scrivere una Physica christiana), la ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] D. da Firenze), del Domenichi stesso (che nel 1551 sarà condannato per la traduzione dell'Excuseà M.s les Nicodèmites di Calvino), del Gelli (i cui Capricci del bottaio, editi dal D., saranno posti all'Indice nel 1562). Infine, con lo pseudonimo di ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] lui s'indispettisce perché questi non lo favorisce quando avrebbe voluto combinare il matrimonio tra il figlio Carlo e la calvinista Charlotte de la Marck (questa sposerà il correligionario Henri de la Tour). All'inizio del 1592 con l'esercito regio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gruppo di pensatori inglesi attivi all’università di Cambridge nel periodo tra le due [...] queste idee Whichcote ricorre a un’immagine biblica che vale anche come critica alla svalutazione della ragione che calvinisti e puritani vedono originarsi dal peccato originale. La ragione dell’uomo è paragonata alla “candela del Signore” che ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] teologia, e a Bruxelles nel 1637. L'anno successivo ottenne l'abbazia di Disibodenberg, nel Palatinato, dove combatté il calvinismo finché le vittorie protestanti in Fiandra non lo costrinsero a rifugiarsi nel monastero di S. Andrea a Bruges. Nella ...
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MICHIEL, Giovanni
Gino Benzoni
MICHIEL, Giovanni. – Nacque l’11 ott. 1516 a Venezia da Giacomo (1494-1551) di Girolamo e Laura di Francesco Gritti.
Era il secondo di almeno sei figli maschi della coppia: [...] , è il caso di parlare di un malessere diffuso, di «malcontenti» che, numerosi tanto tra i cattolici quanto tra i calvinisti, sono «nobili», «cittadini», «borghesi»; e la guerra «non è più per religione», ma «per il ben publico».
Con Leonardo Donà ...
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RENATA di Valois-Orleans
Eleonora Belligni
RENATA (Renée) di Valois-Orléans (Renata di Francia). – Nacque a Blois il 25 ottobre 1510, secondogenita di re Luigi XII di Francia e di Anna, duchessa ereditiera [...] restano tracce nelle lettere che egli ricevette dai coniugi Sinapi, Giovanni e Françoise de Boussiron. Non si conoscono l’obiettivo di Calvino, che si celò sotto il nome di Charles d’Espeville, né l’identità del suo compagno, che è stato identificato ...
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CAVALLI, Sigismondo
Achille Olivieri
Nacque a Brescia, il 22 ott. 1530, verso la fine del mandato, in qualità di capitano, del padre Marino.
Testimoni della nascita sono Pietro Contarini e Francesco [...] in crisi lo Stato, e la vita religiosa, mai disgiunta, questa, dalla struttura gerarchica della Chiesa. Non solo il calvinismo, o l'anabattismo, ma gli stessi moriscos, che largo spazio hanno nei suoi dispacci, in quanto potenti alleati dei "Turchi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento, in una Francia territorialmente compatta, si consolida il potere della [...] francesi sono chiamati ugonotti, dal termine tedesco Eidgenossen, confederati) dai centri propulsori di Strasburgo, Basilea e Ginevra, che con Calvino è diventata la Roma del nord.
Malgrado il sovrano si sia impegnato a reprimere l’eresia, nel 1559 a ...
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CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] "arse tutta", il C. gioisce per così manifesto "effetto di divina giustizia, essendo tutto quel luogo habitato da calvinisti".
II C. storiografo fu apprezzato, specie per le Historie del mondo, implicitamente dal Possevino, e, con ampia motivazione ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...