ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa [...] uomini, ma limitata al mondo terreno e senza rapporto alcuno con la Grazia, con il regno di Cristo; sia che, con Calvino, nuovamente si riportasse in connessione la legge naturale con la legge cristiana, nell'un caso e nell'altro il diritto naturale ...
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Nacque ad Angers negli ultimi mesi del 1529 o nei primi del 1530, da famiglia, probabilmente, della vecchia borghesia cittadina; l'affermazione, più volte ripetuta, che la madre fosse ebrea, è per lo meno [...] di Vermandois, s'impone, specialmente quando si discute intorno al demanio regio e all'atteggiamento da tenere di fronte ai calvinisti. Nemico della violenza per fatto di religione, egli vuole che si rappacifichi la Francia senza ricorrere alle armi ...
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Da Giacomo I d'Inghilterra e da Anna di Danimarca, nasceva il 19 novembre 1600 C., che riceveva i titoli di duca di Albany e di York. La morte del fratello primogenito Enrico ne faceva, il 1612, l'erede [...] promesso aiuti a Cristiano IV di Danimarca, impegnato in Germania; s'era infine mosso contro la Francia, a sostegno dei calvinisti di La Rochelle. Orbene, falliva una spedizione contro Cadice; e quella che il Buckingham in persona aveva guidato all ...
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POISSY (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Rosario RUSSO
Piccola città della Francia nordoccidentale, capoluogo di cantone nel dipartimento di Seine-et-Oise, circondario di Versailles, con 9709 ab. (1926). [...] i riformati, riuscendo a commuoverla. Il cardinal di Lorena propose d'invitare i teologi della confessione augustana per metterli contro i calvinisti, ma il Bèze e i suoi colleghi ribadirono la dottrina sull'uso e sull'azione della cena, togliendo la ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] rivisto secondo l'autorità della Chiesa romana, testo che è noto come Vulgata Clementina. Nel peccato originale, poi, luterani e calvinisti vedevano la causa per cui l'uomo aveva perso per sempre il libero arbitrio e poteva essere salvato solo dalla ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] da cui presto riparte per l'Olanda. In questo periodo accese controversie e polemiche lo oppongono a diversi teologi calvinisti e professori universitari. Nel settembre del 1649 infine, raccogliendo l'invito della regina Cristina di Svezia, raggiunge ...
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Gentillet, Innocent
Vincenzo Lavenia
Nacque intorno al 1532 nel Dauphiné, forse a Vienne. Si formò come giurista e fu un esponente del fronte ugonotto durante le guerre civili francesi. Dopo la strage [...] contro M., che avevano avuto il permesso di stampa dalle autorità ginevrine (e da Théodore de Bèze, successore di Giovanni Calvino) il 21 ottobre 1575.
Dato il veemente tono anti-italiano del testo, la comunità degli esuli religionis causa della ...
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PAVESI, Stefano
Maria Chiara Bertieri
PAVESI, Stefano. – Nacque a Casaletto Vaprio (vicino a Crema, all’epoca Repubblica di Venezia) il 22 gennaio 1779, secondogenito di Giambattista e di Rosa Bonizzoli.
Svolse [...] vocali da eseguire nei teatri delle località toccate dalla divisione (non però a Ginevra dove lo zelo antimusicale dei calvinisti avrebbe impedito loro di tenere pubblici concerti). In seguito alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800) Pavesi poté ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] per il F. doveva essere l'impegno per ridurre il consistente numero di Chiese vacanti: in Ungheria "sette mostruosissime" di calvinisti, trinitari e arriani "declinano finalmente all'atheismo, né è poi da maravigliarsi, se la divina giustizia gli fa ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] Stato che quello della Chiesa ("ex aequo omnes danmabat"); e si diceva certo che quel "sanguinario" e "traditore" di Calvino - che aveva avuto perfino l'ardire di adulare il Castellione nello stesso momento in cui lo denunciava come "malsenziente" ai ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...