Complesso dei principi dogmatici e organizzativi della Chiesa e della Comunione anglicana.
Chiesa anglicana
La Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury e York. Suo [...] nella gerarchia tendenze cattolicizzanti. Durante la Rivoluzione di O. Cromwell i puritani trionfarono: la Chiesa anglicana fu calvinista e presbiteriana. La restaurazione ristabilì poi il vecchio anglicanesimo. All’inizio del sec. 18° si delineavano ...
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NEWMAN, John Henry, cardinale
Alberto Pincherle
Teologo, e più ancora apologista, inglese, nato a Londra il 21 febbraio 1801, morto a Edgbaston l'11 agosto 1890.
Della giovinezza del N., il momento [...] e il suo Creatore. Ma questa prima conversione, che il N. non dimenticò mai, avvenne sotto l'influsso di dottrine calviniste e lo condusse a imporsi una condotta strettamente puritana; tuttavia egli non riusciva a sentire in sé veramente quelle forti ...
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KEYSER, de
G. I. Hoogewerff
Casata di artisti olandesi. Hendrik Cornelisz (di Cornelio), architetto, scultore e medaglista, nacque a Utrecht il 15 maggio 1565, morì ad Amsterdam il 15 maggio 1621. Scolaro [...] , la Noorderkerk, finita nel 1622. In queste chiese il De K., ch'era cattolico, risolse magistralmente il compito nuovo delle chiese calviniste di cui è centro non l'altare ma il pulpito. Il De K. costruì anche il grazioso campanile della Zecca, la ...
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Teologo calvinista, nato a East Windsor (Connecticut) il 5 ottobre 1703, morto a Princeton (New Jersey) il 22 marzo 1758. Dopo essere stato due anni in una congregazione presbiteriana a New-York, andò [...] An Inquiry into the modern prevailing notion of that Freedom of Will, ecc. (1754), contiene un'esposizione delle idee calviniste sul problema della libertà in contrapposizione con l'arminianismo che cominciava ad acquistare un posto preponderante nel ...
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Primo tipografo romeno. Era diacono a TargoviŞte, capitale allora del principato di Valacchia. Verso l'anno 1557 passò in Transilvania, assumendo la direzione della tipografia, con lettere cirilliche, [...] a stampare una collana di libri scritti in romeno necessarî alla propaganda luterana, e, più tardi - dopo il 1564 - anche calvinista, tra i Romeni di Transilvania. Sotto l'influsso del protestantesimo e sostenuto dai sindaci sassoni di BraŞov e della ...
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VATABLE, François
Ebraista, nato a Gamaches in Piccardia verso la fine del secolo XV, morto a Parigi il 16 marzo 1547: il suo cognome, latinizzato in Vatablus, si trova anche sotto le forme Watebled, [...] altri protestanti. Nel 1547 l'edizione fu condannata dalla Sorbona, ma R. Estienne ristampò gli Scholia, con accentuazioni calviniste e la traduzione latina di Sante Pagnini (Ginevra 1547). Edizioni cattoliche furono pubblicate a Salamanca (1584) e a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione scolastica prosegue durante tutto il Seicento. I luoghi in cui si sviluppa [...] logiche, tra il conte giansenista e il padre gesuita ne La via lattea (1969).
La metafisica nella scolastica luterana e calvinista
Anche nel Nord Europa si studia Aristotele nonostante le critiche di Lutero e Melantone. Vi sono molte influenze della ...
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Nato il 16 febbraio 1519 a Châtillon-sur-Loing, ebbe rapida e brillante fortuna, nonostante rimanesse ben presto orfano del padre, Gaspare I di Châtillon, maresciallo di Francia, grazie al fatto di essere, [...] -Cambrésis, nel 1559.
Doveva cominciare allora il secondo periodo della vita di C., che rientrava in Francia già conquiso dalle dottrine calviniste. E fu la sua una conversione profonda e totale. Natura diritta e rigida di soldato, C. non era uomo da ...
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TRISSINO, Alessandro
Chiara Quaranta
– Figlio naturale di Giovanni, nacque intorno al 1523, secondo le indicazioni desumibili dal fascicolo processuale conservato a Venezia (Archivio di Stato, Sant’Ufficio, [...] -99); P. Geisendorf, Livre des habitants de Genève, II, Ginevra 1963, p. 100; A. Olivieri, A. T. e il movimento calvinista vicentino del Cinquecento, in Rivista di storia della Chiesa in Italia, XXI (1967), pp. 54-117; A. Stella, Dall’anabattismo al ...
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Autore, critico, attore e direttore di teatro, nato a Parigi nel 1879. Come autore drammatico esordì diciottenne, allievo al liceo Condorcet, con un lavoretto, Brouillard du matin, rappresentato nello [...] spesso di suggerire meglio che di realizzare l'ambiente. Perciò si denunciarono in cotesta arte le influenze "protestanti" e "calviniste" del ginevrino Adolphe Appia (v.); sebbene il C. abbia, nei suoi ultimi tempi, concluso la sua personale crisi ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...