valdesi
Paolo Ricca
Vivere come gli apostoli
Il movimento dei valdesi – il cui nome deriva dal fondatore Valdo, un mercante di Lione – si sviluppò nel 12° secolo e si caratterizzò per il tentativo di [...] uscire dalla clandestinità e di aderire alla Riforma protestante, divenendo una Chiesa riformata di impronta calvinista (Calvino e il calvinismo). La persecuzione aumentò e divenne particolarmente cruenta. Dopo la revoca dell’Editto di Nantes (1685 ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] economico capitalistico, è rappresentata dall'ascesi intramondana caratteristica dell'etica protestante e, in particolare, del calvinismo. L'immagine calvinista del rapporto uomo-Dio delinea una situazione in cui l'uomo, eliminata la mediazione della ...
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GUERRIERI, Basilio
Mario De Gregorio
Nacque a Chiusdino, presso Siena, da Tommaso, probabilmente all'inizio del XVI secolo. Fu a lungo al servizio della Balia senese come barbiere (barbitonsor). Testimonianze [...] , ma la sua azione non aveva mancato di esplicitarsi anche in precedenza, quando aveva favorito l'azione di penetrazione calvinista nei monasteri femminili agostiniani sostenuta, nel 1545, da Dionisia Rocchi, e verso i domenicani del convento di S ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] i propri privilegi sul trasporto di merci (ibid. 179, c. 234). Infine la Francia presentava la minaccia di "contagio" calvinista, specie a partire dalla vicina Montpellier.
Sul piano esterno il D. fu coinvolto in tutti gli aspetti della guerra: suo ...
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DIOTALLEVI, Francesco
Matteo Sanfilippo
Nacque a Rimini nel 1580 da nobile famiglia locale. Si sa ben poco della sua infanzia ed adolescenza. Inviato a studiare filosofia e teologia al Collegio Romano [...] controllo della Chiesa polacca. Nel 1615 il D. si trovò a fronteggiare uno scandalo di una certa entità a Danzica: il fratello calvinista di un cattolico che in punto di morte aveva chiesto l'estrema unzione aveva gettato giù per le scale di casa il ...
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FANCELLI, Gian Pietro
Carlo Fantappiè
Nacque a Siena nel luglio 1682 da Girolamo, cancelliere del magistrato dei Conservatori, e da Nobilia Bigelli, secondo di quattro figli. Fu inviato nel seminario [...] dello stile, la pronta memoria e la delicata pronuncia. Nei suoi corsi si occupò della confutazione delle teorie del pastore calvinista J. Daillé e di quelle del giurista Y. de Barbeyrac circa la morale dei padri della Chiesa.
Nel 1727 Giulio ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] il V. dall'Inghilterra. Dopo altri tre anni passati a Strasburgo, dove però gli mancò la tolleranza reciproca (fra luterani e calvinisti) di prima, il V. si recò a Zurigo e vi divenne professore di teologia e di ebraico, occupandosi anch'egli della ...
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CARAFA (Caraffa), Carlo
Georg Lutz
Nacque nel 1584 a Napoli, secondogenito di Fabrizio, conte di Grotteria, marchese di Castelvetere e (dal 1594) principe della Roccella, e di Giulia Tagliavia d'Aragona. [...] vittoria clamorosa che l'imperatore e la lega cattolica sotto la guida della Baviera avevano riportato contro gli alleati calvinisti di Federico V del Palatinato, il "re d'inverno" della Boemia, alla Montagna Bianca presso Praga, nel novembre del ...
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BUZIO, Giovanni
John A. Tedeschi
Nacque probabilmente a Montalcino. La tradizione storiografica che ha voluto collocarlo al centro della Riforma italiana del Cinquecento trova scarso riscontro nei pochi [...] la testimonianza del Manelfi ora in C. Ginzburg, I Costituti di Don P. Manelfi, Firenze 1970, p. 54; la lettera del Merula a Calvino in Calvini Opera, a cura di G. Baum-E. Cunitz, XV, Brunswick 1876, col. 123; il resoconto del Foxe nei suoi Acts and ...
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GIACCARI (Giaccaro, Zaccari), Vincenzo (Vincenzo da Lugo)
Dagmar Von Wille
Nacque a Lugo, nella Romagna estense; entrò poi nel convento dell'Ordine dei predicatori di regolare osservanza della città [...] cattolico ortodosso, a differenza di sua moglie, Renata di Francia, che per un certo periodo avrebbe ospitato lo stesso Calvino.
Il G. prende le mosse da considerazioni sulle conseguenze del servo arbitrio sul piano etico, che, riponendo l'origine ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...