MELANI, Alessandro
Arnaldo Morelli
– Nacque a Pistoia il 4 febbr. 1639 da Domenico e da Camilla Giovannelli; ebbe come padrini di battesimo i nobili pistoiesi Bartolomeo Rospigliosi e Caterina Cellesi.
Il [...] le musiche per la festa di S. Luigi e, nel maggio 1686, quelle per i festeggiamenti per l’estirpazione dell’eresia calvinista in Francia con l’editto di Fontainebleau. Per l’occasione il M. diresse le musiche per la messa alla Trinità dei ...
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LEINÌ (Leynì), Andrea Provana signore di
Andrea Merlotti
Figlio di Giacomo di Leinì, importante figura della corte del duca Carlo II di Savoia, e di Filiberta de la Ravoire, nacque intorno al 1520, [...] di Ottaviano Grimaldi di Ascros, uno dei più importanti feudatari della contea di Nizza che aveva abbracciato la fede calvinista, e poi scoprì ed evitò una congiura ugonotta (protetta, se non promossa, dalla contessa di Tenda), tesa a catturare ...
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RENATA di Valois-Orleans
Eleonora Belligni
RENATA (Renée) di Valois-Orléans (Renata di Francia). – Nacque a Blois il 25 ottobre 1510, secondogenita di re Luigi XII di Francia e di Anna, duchessa ereditiera [...] restano tracce nelle lettere che egli ricevette dai coniugi Sinapi, Giovanni e Françoise de Boussiron. Non si conoscono l’obiettivo di Calvino, che si celò sotto il nome di Charles d’Espeville, né l’identità del suo compagno, che è stato identificato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante il Rinascimento e nella prima metà del Seicento la filosofia universitaria si [...] di Pietro Ramo (1515-1572) circa il metodo dell’acquisizione e dell’esposizione del sapere imprime negli autori calvinisti un forte impulso a esporre i contenuti delle discipline secondo uno schema indipendente dalle opere di Aristotele. Gli autori ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] umanista Bonifacio Amerbach, era lacerato al momento dell'arrivo del B. dall'irrequietezza degli esuli, in aperto conflitto con Calvino fin dal processo contro Serveto, e dal dissidio sorto fra Celio Secondo Curione e Pier Paolo Vergerio. Il marchese ...
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MERENDA, Apollonio
Achille Olivieri
– Nacque a Casal di Paterno (Paterno Calabro), presso Cosenza, probabilmente nel 1498.
Giovane «di politi studi et buoni costumi» (così lo definì Girolamo Seripando [...] : sono presenti le opere di Martin Lutero, Martin Butzer e Calvino, e inoltre di Valdés, l’Alfabeto cristiano e le Cento p. 495) – le sue attività come la diffusione dell’opera di Calvino – anche prima della sua fuga a Ginevra –, a Otranto, Bari e ...
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CARAFA, Carlo
Marina Raffaeli Cammarota
Nacque a Roma il 21 0 22 aprile del 1611 da Girolamo principe della Roccella e da Diana Vittori. Durante gli studi letterari compiuti nel seminario romano, ebbe [...] turche. A questo proposito ricevette precise istruzioni da Roma di sostenere presso l'imperatore gli ambasciatori del principe calvinista della Transilvania, Giorgio Ràkòczy, incaricati di chiedere l'aiuto dell'Impero contro i Turchi. L'azione del C ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni del Seicento si assiste a un progressivo superamento dell’illusionismo [...] ne ritardano l’affermazione. In alcuni Paesi la maniera barocca non viene neppure sperimentata, come nell’Olanda borghese e calvinista dove l’assenza di un’arte religiosa e di una committenza aristocratica fa cadere ogni interesse per un linguaggio ...
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CARRIERO (Cariero), Alessandro
Sandra Olivieri Secchi
Nacque a Padova nel 1546 da famiglia nobile, originaria di Monselice. Da cenni in sue opere si sa che ebbe un fratello, Bartolomeo. Sappiamo inoltre [...] Lutero e col Torquemada arriva ad affermare che il papa e il concilio non possono sbagliare e rifiuta la teoria calvinista che il pontefice deve essere sottoposto "principum episcoporum iudicio" (p. 41r). Con il Bodin invece il C. polemizza per la ...
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gesuiti
Gennaro Maria Barbuto
I g. occupano un ruolo di punta nell’antimachiavellismo (→) cattolico. Kaspar Schoppe, nella Machiavellicorum pars posterior, narra un episodio emblematico:
i gesuiti di [...] divina è tradotta dalla Chiesa romana. Tale fondamento, però, non è un mistero, non è la terribile predestinazione calvinista. La politica non viene esiliata dalla volontà divina da un’abissale lontananza. La Provvidenza si rende manifesta, visibile ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...