Teologia
Jürgen Moltmann
di Jürgen Moltmann
Teologia
sommario: 1. Il retaggio dell'Ottocento: a) la visione della libertà; b) il principio di autorità; c) il ‛retaggio' e i compiti del nostro secolo. [...] e August Vilmar presentarono la religione e la Chiesa come salvezza dei popoli dal ‟morbo della rivoluzione". Il teologo calvinista e presidente del consiglio dei ministri olandese Abraham Kuyper predicava la ‟Riforma contro la rivoluzione". Tutte le ...
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Idea imperiale e continuità romana
Aspetti del culto di san Costantino in ambito romeno
Cesare Alzati
Serban Turcus
Per la storia del mondo cristiano Costantino costituisce un personaggio a vario titolo [...] locali poteri protestanti (la luterana universitas Saxonum e il ceto aristocratico ungherese o maghiarizzato d’orientamento calvinista e unitariano)10.
Questo radicamento nell’ininterrotta continuità dell’uso linguistico, fa del vocabolo in questione ...
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Massoneria
Giuseppe Giarrizzo
Introduzione
Il termine 'massoneria' ('frammassoneria'), entrato nel lessico italiano agli inizi del Settecento, traduceva la voce francese franc-maçonnerie, derivata a [...] fu ispirato da Jean Théophile Desaguliers. Questi ha in comune con James Anderson, estensore materiale degli Statuti, la fede calvinista e la concezione elettivo-aristocratica che la caratterizza; da qui la ricerca di un rapporto privilegiato con la ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] in genere che, venduti facilmente ai viaggiatori nordeuropei, gli dettero notorietà e una certa agiatezza.
Dopo aver abiurato la fede calvinista il 24 nov. 1814 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Not. Gaudenzi, n. 93, 26 nov. 1814) il C. sposò, nella ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] del Settecento in Italia non furono più stampate Bibbie in volgare e l’unica eccezione, la traduzione italiana del calvinista Giovanni Diodati, fu pubblicata a Ginevra nel 1607.
Del resto, anche negli ambienti della cultura laica il dibattito sulla ...
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BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] la rottura delle relazioni diplomatiche tra Roma e Varsavia quando si manifestò la possibilità della elezione del calvinista elettore di Brandeburgo, impiegò tutta la propria influenza e quella dei vescovi polacchi nelle lunghissime trattative, si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] delle sue Révolutions d’Italie (2 voll., 1848-1852), nelle quali lo storico svizzero, informato a uno spirito calvinista, democratico, ma non socialista, e sostenitore di una riforma politica e religiosa, immunizzava dagli eccessivi entusiasmi di ...
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ALDOBRANDINI, Pietro
Elena Fasano Guarini
Nacque a Roma nel 1571, da Pietro, avvocato concistoniale, e da Flaminia Ferracci, donna di modeste condizioni. Studiò a Roma, prima presso i padri della Vallicella, [...] Sede nel caso che egli tentasse di riconquistare Ginevra ed il paese di Vaud; ad operare perché Enrico IV, protettore della città calvinista, non intervenisse; e a proteggere il duca contro di lui, nel caso di un suo interVento. Tale accordo non era ...
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DA PONTE, Nicolò
Giuseppe Gullino
Primo dei numerosi figli di Antonio e di Regina Spandolino del cavalier Dimitri di Teodoro, da Costantinopoli, nacque a Venezia il 15 genn. 1491, in una casa a S. Agnese, [...] fede, nonostante (o forse proprio per questo) un suo fratello, Andrea, avesse abiurato il cattolicesimo e si fosse stabilito nella calvinista Ginevra.
Il 1º ott. 1553 il D. fu eletto al Consiglio dei dieci, poi fra i tre conservatori ed esecutori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Contratto
Luigino Bruni
Il contratto nella teoria economica
Il contratto, così come oggi lo conosciamo, è uno sviluppo e una trasformazione dell’antica categoria del ‘patto’. Il ‘patto’, mentre lo ritroviamo [...] della gratuità. Business is business, e gift is gift, sintetizza l’Umanesimo del mercato di stampo protestante e calvinista.
Smith in The wealth of nations (1776) ben interpreta questa logica di separazione, quando descrive lo scambio di mercato ...
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calvinismo
s. m. – Il complesso delle dottrine teologiche formulate dal riformatore religioso Giovanni Calvino (1509-1564), tra le più rigoriste e austere nell’ambito del protestantesimo, rapidamente diffusesi (16° sec.) in varî paesi d’Europa...