Con il termine c. c. si intendono tutti quei composti organici in cui almeno parte degli atomi costituenti il composto stesso formano un ciclo.
C. c. costituiti solo da atomi di carbonio (C) si dividono [...] 28.6 kcal/mole, cicloesadiene 55.4 kcal/mole).
Al contrario i composti anti-aromatici, per es. il ciclobutadiene, hanno un calore di idrogenazione superiore a quello dei composti non aromatici. La lunghezza di legame C-C nel benzene risulta essere ...
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carbonio
carbònio [Der. del lat. carbo -onis "carbone"] [CHF] Elemento chimico di simb. C, numero atomico 6 e peso atomico 12.01, di cui sono noti due isotopi stabili naturali, con numero di massa 12 [...]
(par. reticolari in Å) (a=3.567)
Suscett. magn. mol. [10-6 CGSem] -5.9 (25 °C)
Temperatura di fusione [K] 4100 (12.5 GPa)
Fase grafite
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.71 (25 °C)
Coeff. dilat. term. lin. [K-1] 7.9 10-6(25 °C)
Durezza [Mohs] 0.5 ÷ 1 ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] che diventerà famoso come 'adiuvante di Freund' per la preparazione dei vaccini, costituito da bacilli tubercolari uccisi con il calore in un'emulsione di acqua in olio.
L'ipersensibilità ritardata è mediata da cellule. Karl Landsteiner e Merill W ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] molti metalli dai loro sali, si accende all’aria già a circa 40 °C bruciando con intenso sviluppo di luce e di calore e formando l’anidride fosforica, P2O5; si conserva sotto acqua; è fortemente velenoso. Il f. rosso è più stabile, si accende verso ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] e fisici quali ossidazione ed esterificazione, e alle destrine ottenute per degradazione parziale della molecola in presenza di calore, acidi o di enzimi. L’a. si usa nell’industria alimentare, nella produzione di dolcificanti quali maltitolo e ...
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Generalità
Elemento chimico di numero atomico 7, simbolo N (lat. Nitrogenum), peso atomico 14,008, di cui sono noti diversi isotopi, alcuni naturali (147N, 157N), altri radioattivi. Il suo nome deriva [...] , di formula NCl3; è pericolosissimo per la facile tendenza a decomporsi con esplosione.
Fluoruro d’a. Gas incolore, stabile al calore, di formula NF3;
Ioduro d’a. Benché non si conosca il composto corrispondente alla formula NI3, ne sono noti alcuni ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] sostanze estranee (miele ecc.); si chiama allora c. vergine, ha odore leggermente aromatico, è untuosa al tatto, plastica al calore della mano, con colore variabile dal giallo chiaro al rosso bruno; le varietà più pregiate sono quelle più chiare che ...
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Composto chimico inorganico avente formula NH2−NH2, che si può formalmente considerare derivato da due molecole di ammoniaca per eliminazione di una molecola di idrogeno. Si presenta come un liquido incolore, [...] i. debbono essere usati recipienti di acciaio inossidabile o rivestiti di vetro. L’i. si decompone con forte sviluppo di calore dando, a seconda della temperatura, azoto accompagnato da ammoniaca o da idrogeno.
Industrialmente l’i. si ottiene facendo ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] in maniera reversibile o irreversibile a seconda dell’agente d. adoperato. I d. fisici più comunemente utilizzati sono il calore, la luce (in particolare quella ultravioletta), gli ultrasuoni, l’agitazione violenta. I d. chimici di uso più comune ...
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Denominazione generica di polimeri ottenuti per policondensazione di diammine aromatiche (o alifatiche) con composti, pure aromatici, contenenti due gruppi funzionali delle anidridi (polimeri tipo AA-BB) [...] funzionale, per es. un ossidrile che consente di collegare fra loro le varie catene. Le p. sono stabili al calore, non fondono; verso 550 °C presentano un’incipiente fusione, subito accompagnata da decomposizione. Le proprietà meccaniche, buone, si ...
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calore
calóre s. m. [lat. calor -ōris, der di calere «essere caldo»]. – 1. La sensazione determinata dalla vicinanza o dal contatto del corpo umano con un oggetto o con un ambiente caldi, cioè a temperatura più elevata di quella a cui si trova...
caloria
calorìa s. f. [dal fr. calorie, der. del lat. calor -oris «calore»]. – 1. Unità di misura della quantità di calore (simbolo: cal), pari alla quantità di calore che occorre somministrare a 1 grammo-massa di acqua distillata per portarne,...