Oratore e uomo politico ateniese (sec. 4º a. C.). Sostenitore di una politica antispartana nella cosiddetta guerra corinzia, fu tra i promotori della ricostituita lega marittima ateniese (378-77); si piegò poi a un accordo con Sparta e contro Tebe (371). Ma strappata Oropo ad Atene dai Beoti, il mancato aiuto di Sparta fece sì che C. ne venisse incolpato; riuscì a fuggire ma, tornato due anni dopo, ...
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Grammatico alessandrino (3º-2º sec. a. C.); discepolo di Aristofane di Bisanzio, si occupò attivamente di critica del testo e di esegesi. Autore di commenti a Omero (contro Aristarco), Pindaro, Sofocle, Euripide, Cratino, Aristofane, e di una raccolta di notizie varie, in almeno 7 libri; non ne restano che citazioni e ricordi negli scolî ...
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Giurista romano (3º sec. d. C.); contemporaneo di Papiniano e di Alessandro Severo, greco d'origine, diede uno speciale rilievo alle istituzioni provinciali dell'Oriente. Oltre alle Institutiones (tre libri) e alle Quaestiones (due libri), scrisse De iure fisci et populi, De cognitionibus, Ad edictum monitorium ...
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Corodidascalo ateniese della commedia attica antica (5º sec. a. C.). Aristofane (che poi si valse della sua opera per gli Uccelli e la Lisistrata) fece rappresentare sotto il nome di C. le sue prime commedie (Banchettanti, Babilonesi e Acarnesi) ...
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Oratore ateniese (seconda metà sec. 4º a. C.), allievo di Isocrate; nel processo per la perdita di Oropo, fu accusatore di Cabria e di Callistrato. ...
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Grammatico e poeta alessandrino (sec. 3º a. C.), maestro di Aristofane di Bisanzio, contemporaneo di Callimaco e di Eratostene. Fu autore di carmi priapei. Studiò la commedia attica antica. Le sue interpretazioni [...] furono usate da Callistrato, da Didimo e da altri grammatici. È citato spesso negli scolî ad Aristofane. ...
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Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] alessandrina: della sua scuola furono Aristarco e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche e usando nuovi segni critici per le ...
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Commediografo greco (445 a. C. circa - 385 a. C. circa), il massimo rappresentante della commedia attica "antica", il solo di cui siano sopravvissute commedie intere. La satira di A. ebbe spesso contenuto [...] premio; Babilonesi, Βαβυλώνιοι, del 426 a. C.; Acarnesi, ᾿Αχαρνῆς, del 425 a. C., primo premio) sotto il nome del corodidascalo Callistrato, non essendogli ancora concesso il coro per la sua giovane età: e per i Babilonesi il demagogo Cleone, che vi ...
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GANZARINI (Scandianese), Tito Giovanni
Laura Riccioni
Conosciuto col nome di Tito Giovanni Scandianese, nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, nel 1518. La formazione culturale del G. ebbe probabilmente [...] da Carpi l'autore spiega di aver provveduto alla traduzione dal greco non solo di Proclo ma anche di Filostrato e Callistrato a vantaggio della gioventù carpigiana. L'ultima opera data alle stampe nel 1563 è la Dialettica. Nel proemio si annunciano ...
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Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] un satiro appoggiato a un tronco d'albero, col piccolo Dioniso in braccio. Una composizione molto celebrata, soprattutto da Callistrato, era l'allegoria del genio della Occasione (Kairòs), già prima trattata da Policleto, raffigurata come un efebo di ...
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