Filosofo greco (n. Mitilene 330 a. C. circa - m. prima metà 3º sec. a. C.), uno dei più notevoli fra i peripatetici della scuola di Teofrasto; è ricordato come autore di varî scritti (fra cui un dialogo [...] Περὶ ποιητῶν "Sui poeti"), tutti perduti. È incerto se sia da identificare col P. grammatico, cui Callimaco dedicò uno scritto. ...
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POMPEI, Girolamo
Carlo Calcaterra
Letterato, nato a Verona il 18 aprile 1731, ivi morto nel 1788. Compose Canzoni pastorali, tre tragedie accademiche (Ipermestra, Calliroe, Tamira), Rime diverse, Rime [...] morali e letterarî, orazioni encomiastiche, tradusse le Eroidi di Ovidio e diede saggi volgari di Teocrito, di Mosco, Callimaco, Museo, poeti da lui prediletti. Ma la sua opera più importante è il volgarizzamento delle Vite di Plutarco, apparso ...
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Due figure di questo nome sono particolarmente note nel mondo greco. Una fu sacerdotessa di Era in Argo, madre di Cleobi e Bitone (v. cleobi e bitone), l'altra è l'eroina d'uno degli Aitia di Callimaco [...] di Iulide (cfr. anche Aristen., Epist., I, 10 e Ovidio, Her., 20 e 21).
Bibl.: Per la ricca bibliografia sull'Aition di Callimaco vedi Christ-Schmid-Stählin, Geschichte der griechischen Literatur, II, i, Monaco 1920, pp. 128-129, n. 8. Cfr. anche R ...
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Prassifane Filosofo (n. Mitilene 330 a.C. ca
m. prima metà 3° sec. a.C.). Fu uno dei più notevoli fra i peritetici della scuola di Teofrasto; è ricordato come autore di vari scritti (fra cui un dialogo [...] Περὶ ποιητῶν «Sui poeti»), tutti perduti. È incerto se sia da identificare con P. grammatico, cui Callimaco intitolò lo scritto polemico Contro Prassifane. ...
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Papirologa (Trieste 1877 - Firenze 1952); prof. di papirologia nell'univ. di Firenze. Collaborò con G. Vitelli in campagne di scavo in Egitto, nella pubblicazione dei Papiri fiorentini e dei Papiri greci [...] continuò da sola dopo la morte di Vitelli, 1935), nell'edizione del De exilio di Favorino e delle Diegèseis di Callimaco. Pubblicò da sola: Papiri greci delle collezioni italiane (3 fasc., 1929-1946); La scrittura letteraria greca (1939); Analogie e ...
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Le voci ἄκανϑος, ἄκανϑα "spina" furono adoperate dagli scrittori greci per designare parecchie piante spinose e pungenti; invece i Romani le applicarono, si può dire, esclusivamente a due specie del genere [...] più varia e più ricca, per motivi o di religione, o di capriccio, o di varietà di gusto: quindi è probabile che Callimaco sia stato davvero il primo ad applicare al capitello l'ornamento della foglia di acanto. Circa l'epoca a cui può fissarsi tale ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] . L’elegia è trattata con spiriti nuovi: Filita di Coo, Ermesianatte di Colofone, Alessandro Etolo, Fanocle e soprattutto Callimaco (310-240), la figura più caratteristica di questo periodo. L’epigramma è coltivato largamente come espressione lirica ...
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Papirologo (Firenze 1881 - Berlino 1953), prof. di letteratura greca nelle univ. di Cagliari (1927), Bologna (1929), Milano (1932) e, nel secondo dopoguerra, anche nella Freie Universität di Berlino. Iniziò [...] XI, XIV, XV). Condusse anche fortunate campagne di scavo in Egitto: a Tebtunis, ove trovò fra l'altro le famose Διηγήσεις di Callimaco (1934), e a Madīnet Maḍī (1935-39); da ricordare, a proposito degli scavi in questa ultima località, oltre ai varî ...
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Così o "scazonte", e cioè "giambo zoppicante", si chiama quella particolare forma di trimetro giambico che sostituisce alla penultima sillaba, sempre breve nel trimetro giambico regolare, una lunga irrazionale. [...] adoperato per la prima volta da Ipponatte o da Ananio (sec. VI a. C.). Nell'epoca alessandrina fu usato da Eroda, Callimaco e Apollonio Rodio, e, più tardi, dal favolista Babrio. Nel coliambo un po' tardo la penultima sillaba porta abitualmente anche ...
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Poeta greco di Colofone (prima metà del 4º sec. a. C.), autore della Tebaide (θηβαῖς), poema di imitazione omerica, in 24 libri, sulla guerra dei Sette contro Tebe, di cui restano scarsi frammenti (circa [...] dotti alessandrini per la sua erudizione e per la ricerca eziologica dei miti, imitato da Apollonio Rodio, ma avversato da Callimaco. Nel poema elegiaco Lyde (Λύδη: superstiti pochi frammenti), che prendeva il titolo dalla donna amata dal poeta, A ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...