Eroina eponima della città dello stesso nome. Pindaro nella IX Pitica (del 474 a. C.) canta come Apollo scorgesse in un burrone del Pelio Cirene, figlia di Ipseo (‛Ιψεύς), re dei tessafici Lapiti (v.), [...] in Libia, difendendo i greggi del re Euripilo. Il leone pare elemento piuttosto libico che tessalico; e la leggenda è in Callimaco localizzata molto precisamente, ciò che può essere indizio di genuinità. D'altra parte non è certo che Cirene sia l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascere in Grecia tra rito e mito
Doralice Fabiano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita è forse l’unico evento della vita familiare [...] si colloca per così dire al di fuori del mondo della generazione, poiché è tradizione che essa sia una donna in menopausa.
Callimaco
Artemide si rivolge al padre Zeus al quale chiede la verginità eterna e il dominio sui monti e la caccia
Inno ad ...
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Boccaccio, Giovanni
Giulio Ferroni
Scrittore, nato a Certaldo o Firenze nel 1313 e morto a Certaldo nel 1375. Le opere volgari di B., soprattutto quelle più strettamente legate a Firenze, costituiscono [...] , per smascherare il suo tradimento con un’amante. La traccia della novella si rivela in termini espliciti nel racconto che Callimaco fa a Ligurio (V iv) del proprio rivelarsi finale e delle parole con cui l’ingannata Lucrezia ha alla fine accettato ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] più chiaramente liriche e i. furono introdotti anche nelle tragedie. Particolare importanza ebbe l’i. nell’età alessandrina, in cui Callimaco tornò alla forma esametrica (in un i. adottò il distico elegiaco); e in esametri sono gli i. orfici (che ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] di rilievo; subentra il fare moralizzante, s'insinua il motivo eroico, col sogno in colui che canta di diventare il Callimaco o il Fileta romano. Poesia che si riannoda agli Aitia callimachei è quella delle elegie romane del quarto libro: nazionali ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] rimasti che epigrammi (v. perciò epigramma). Poesie meliche composero i più grandi poeti di questa età, come Callimaco e Teocrito; ma di Callimaco sono rimasti solo frammenti di μέλη. Di Teocrito rimasero due canti melici amorosi, in dialetto e metro ...
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LEONIDA Tarentino (Λεωνίδας ὁ Ταραντῖνος)
Augusto Rostagni
È tra i primi e più originali rappresentanti della poesia epigrammatica greca durante l'età alessandrina. Della sua vita nulla si sa se non [...] quali ambienti letterarî egli si sia specialmente soffermato: con probabilità si suppone che abbia conosciuto Teocrito, Asclepiade di Samo, Callimaco. In ogni caso L. fu un isolato; condusse vita randagia, di terra in terra, poveramente (VII, 736; VI ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anche le scuole vescovili restano contagiate dalla tradizione pagana delle feste stagionali, legate a [...] tomba, esce un drago che lo uccide; il marito ottiene però da San Giovanni una generale resurrezione e il rinsavito Callimaco si pente e si converte.
Cariche di risvolti erotici e salvifici, queste peripezie tra vizio, violenza, prodigi, martiri e ...
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CESSI, Camillo
Piero Treves
Nacque a Rovigo da Riccardo e Clementina Moretti il 23 luglio 1876, in una famiglia "umanistica" donde insieme, con lui dovevano emergere, fra i numerosi suoi firatelli gli [...] ellenista carducciano Giovanni Setti, che il C. riverì suo maestro ancora nel dedicargli la memoria su La critica letteraria di Callimaco (Firenze 1907), e alla cui scuola si laureò il 6 luglio 1898 con una dissertazione tosto accolta dal Vitelli nei ...
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TIRESIA (Τειρεσίας, Τειρεσίης; Tiresias; etr. Terasias)
G. Uggeri
Indovino tebano di remota tradizione ctonia.
Forse in origine divinità beotica di carattere profetico (cfr. Anfiarao, Trofonio). T. richiama [...] dalle preghiere di Cariclo, gli avrebbe dato orecchie sensibili al volo degli uccelli e un bastone per guida (Ferecide, Callimaco). Per quattro generazioni fu consigliere a Tebe, tra l'altro di Laio ed Edipo. Infine, vecchissimo, ma prima della ...
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elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...
inno
s. m. [dal lat. hymnus, gr. ὕμνος]. – 1. Componimento poetico della melica greca, generalmente in esametri, che, associato al canto e alla danza, mirava a invocare e pregare le divinità cantandone le imprese e le virtù; di particolare...