Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] . Il termine si cominciò a usare intorno al 1930, nella letteratura contemporanea, quale contrapposto polemico di calligrafismo e formalismo, per designare l’istanza di uscire dall’autobiografismo sensuale, dal descrittivismo e paesismo evocativo ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] Ij zi (Ki Ja in coreano), primo capo del popolo coreano, fosse della stirpe shang. Per questo non stupirà trovare il medesimo calligrafismo dell'arte cinese nel modo di trattare la figura umana, come mostra un frammento di lastra del 7° sec. d.C ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità formale, trascurando o curando poco...
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...