SERAFINI (o degli Ariberti), Serafino di Giovanni de'
Cristina Guarnieri
SERAFINI (o degli Ariberti), Serafino di Giovanni de’. – Nacque a Modena, intorno al 1324, da Giovanni Serafini de Aribertis [...] principale, Cristo benedicente e i dodici Apostoli nella predella, ormai indirizzato verso esiti più stanchi, di sottile calligrafismo tardogotico. Di più difficile collocazione, ma forse inseribili in una fase precedente, ancora nell’ottavo decennio ...
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TERZANO, Massimo.
Stefano Masi
Nacque a Torino il 23 aprile 1892 in una famiglia di modeste origini. Non ancora quindicenne, cominciò a lavorare da apprendista nelle officine dell’Ambrosio Film. Qui [...] Scalera alla Lux con il favoloso stipendio mensile di quindicimila lire.
Marchiati a fuoco da un barocco calligrafismo visuale, gli adattamenti d’origine letteraria della Lux Film di Renato Gualino offrirono a Terzano la definitiva consacrazione ...
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BONDI, Clemente Donnino Luigi
Gennaro Barbarisi
Nacque il 27 giugno 1742 nel villaggio di Mezzano Superiore (e non Mozzano) in provincia di Parma, da Ranuccio e da Lisabetta Gennari: una modesta famiglia [...] , che ad alcuni sembrarono superare il precedente illustre del Caro, i risultati migliori sono ottenuti sul piano del calligrafismo descrittive, sì che esse ci si presentano come una naturale prosecuzione dell'opera precedente. E quell'unità di ...
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GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] Liserani, 1982; Ericani, 1984), sulla probabilità di una doppia esecuzione delle parti scultoree e a smalto e sul maggiore calligrafismo di queste - ben inquadrabili viceversa nei termini di una produzione vicina all'orafo stesso, a lui coeva, quando ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'invasione dei mostri: l'arte orientalizzante
Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel VII secolo a.C. nascono le grandi [...] di fucina in cui, rielaborando gli stimoli provenienti da Oriente, gli artisti greci si sforzano di superare la stilizzazione e il calligrafismo di età geometrica verso nuovi canoni formali che passano attraverso la riscoperta delle forme organiche. ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. La ceramica etrusca
Marina Micozzi
Fernando Gilotta
Maria Antonietta Rizzo
La ceramica etrusco-geometrica
di Marina Micozzi
Intorno alla metà dell’VIII sec. [...] educato nel Wild Goat Style, cui si conforma nelle opere della prima fase, improntate a un minuzioso calligrafismo, discostandosene nella produzione recente, che progressivamente si adegua alla dominante tendenza corintizzante. A capo di un fiorente ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] sembra accennare "a un modo di propagazione comunicativa per via di sinestesi", così che ricche "di un sontuoso calligrafismo" le tavole marmoree trascendono a figure animate, a straordinari tableaux-vivants (Ulivi, 1978, p. 13).
Bibl.: G. Martinelli ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Mus. Calouste Gulbenkian, L.A. 143) e della Cité des Dames (Roma, BAV, Pal. lat. 1989) -, usano un calligrafismo convenzionale, un'eloquenza astratta lontani da una vera caratterizzazione del personaggio. Proprio invece a una forte, espressiva - alle ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] ; e Senza pietà (realizzato nel 1947, ma uscito nel 1948) di Lattuada continua a oscillare fra "raffinato calligrafismo" ed "esasperato realismo" (Castello 1956). Oscillarono invece verso la commedia il populista L'onorevole Angelina (1947) e ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] , dal punto di vista delle scelte di s. non si deve dimenticare la fioritura, negli anni Trenta e Quaranta, del cosiddetto calligrafismo, con il suo interesse per la 'bella forma' e la ricostruzione storica e con nomi come quelli di Virgilio Marchi o ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità formale, trascurando o curando poco...
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...