Filosofia
Nella logica, il c. di un concetto è la sua comprensione (➔). In gnoseologia, si distingue in ogni atto conoscitivo il c. o materia, che è il dato, e la forma, il principio organizzatore del [...] . Il termine si cominciò a usare intorno al 1930, nella letteratura contemporanea, quale contrapposto polemico di calligrafismo e formalismo, per designare l’istanza di uscire dall’autobiografismo sensuale, dal descrittivismo e paesismo evocativo ...
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Baroncelli, Jacques de (propr. Baroncelli-Javon, Jacques de)
Riccardo Martelli
Regista cinematografico francese, nato a Bouillargues (Gard) il 25 giugno 1881 e morto a Parigi il 12 gennaio 1951. Nel [...] si dedicò all'ambizioso progetto di una 'trilogia della Camargue', un omaggio alla sua terra natale, permeata però da un calligrafismo folcloristico che non incontrò il favore del pubblico e della critica: L'Arlésienne (1930), tratto dal dramma di A ...
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Checchi, Andrea
Silvio Alovisio
Attore cinematografico, nato a Firenze il 21 ottobre 1916 e morto a Roma il 29 marzo 1974. Dagli esordi negli anni Trenta ai numerosi sceneggiati televisivi dei primi [...] scrupoli di Via delle Cinque Lune (1942) di Luigi Chiarini. Notevoli le sue interpretazioni in tre film esemplari del calligrafismo tipico di una certa produzione italiana di quegli anni: Malombra (1942) di Mario Soldati, Giacomo l'idealista (1943 ...
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Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] e Ferdinando Maria Poggioli, con i quali collaborò anche come sceneggiatore, inserendosi in quell'atmosfera stilistica che fu definita calligrafismo. In questo senso si rivelò cineasta elegante e colto fin dal suo esordio come regista, con Giacomo l ...
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ARATA, Ubaldo
Riccardo Capasso
Nato a Ovada (Alessandria) il 23 maggio 1895, abbandonò ben presto gli studi universitari per dedicarsi al cinema, con il quale, lavorando saltuariamente, aveva rapporti [...] che Rosselláni, per realizzare il suo capolavoro, trovò nell'A. il collaboratore perfetto: l'immagine limpidissima, mai turbata dal calligrafismo, ed il sapiente e misurato uso dei bianchi e dei neri costituiscono ancor oggi un esempio di stile che ...
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Amidei, Sergio
Pietro Piemontese
Sceneggiatore, nato a Trieste il 30 ottobre 1904 e morto a Roma il 14 aprile 1981. Di cultura mitteleuropea, A. portò con sé un ricco bagaglio culturale che nutrì la [...] melodrammi e commedie sofisticate, che ricalcavano autarchicamente le commedie hollywoodiane, spesso caratterizzati da un certo calligrafismo nello stile. I condizionamenti culturali del regime, la frequentazione trasversale dei generi, il lavoro in ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] Ij zi (Ki Ja in coreano), primo capo del popolo coreano, fosse della stirpe shang. Per questo non stupirà trovare il medesimo calligrafismo dell'arte cinese nel modo di trattare la figura umana, come mostra un frammento di lastra del 7° sec. d.C ...
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paleografia
Disciplina storica che indaga le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca esse siano, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, [...] stile ad «asso di picche» (secc. 10°-12°), quello di Reggio (sec. 12°). Più tardi si affermarono tendenze al calligrafismo (stile della Fettaugenmode) o la diffusione di tipologie arcaizzanti (sec. 13°). La crisi dell’impero bizantino successiva alla ...
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UGO, Antonio
Chiara Pazzaglia
Nacque il 22 gennaio 1870 a Romagnolo (Palermo), da Giuseppe e da Rosa Guerrera, due piccoli proprietari terrieri originari del comune palermitano di Altavilla Milicia.
Il [...] per la scultura. Parallelamente, nel monumento dell’ingegnere Pietro Neri a S. Maria dei Rotoli (1892), il calligrafismo lineare del partito decorativo, unito alla fluidità dell’angelo ghirlandoforo bronzeo, rivelò la ricettività dello scultore poco ...
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Kwan, Stanley (propr. Kwan Kum-pang, pinyin Guan Jinpeng)
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico, sceneggiatore e produttore, nato a Hong Kong il 9 ottobre 1957. Dotato di una sensibilità melodrammatica [...] K. ha realizzato Hong meigui, bai meigui (1994, ingl. Red rose, white rose), opera nella quale il suo calligrafismo melodrammatico ha raggiunto esiti di rara commozione. Nelle pieghe di Yang yin: gender in Chinese cinema (1996), documentario ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità formale, trascurando o curando poco...
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...