AFRICA (Afrĭca)
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'impero romano.
Col nome di Africa gli scrittori latini intesero designare più spesso tutto il versante mediterraneo, ecumenico, del continente [...] alle villae e ai centri carovanieri, quali Thiges, Gapsa, Thelepte, Cillium, Sufetula, Sufes, Vegesala, Thugga. A partire dall'età di Caligola, quando si separò di fatto la Numidia, parte di essa, con la città di Zama e Sicca nell'interno e di Hippo ...
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ROSSI (De Rossi), Niccolo d'Aristotele de', detto lo Zoppino
Lorenzo Baldacchini
ROSSI (De Rossi), Niccolò d’Aristotele de’, detto lo Zoppino (Zoppino, Niccolò). – Nacque a Ferrara non dopo il 1478. [...] del tipografo Bazaliero Bazalieri. Nel 1503 «Nicolo di Aristotile dicto il Zoppino da Ferrara» sottoscrisse un’edizione stampata da Caligola Bazalieri: Il libro del maestro et del discipulo, di Onorio di Autun. Senza data, ma durante la signoria di ...
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NEMI, Lago di
G. Lugli
Piccolo lago del Lazio, nell'apparato vulcanico dei Colli Albani, occupante il fondo di due antichi crateri laterali, aperti a S-O del cono principale presso la cinta craterica [...] il documento offerto dalle condutture plumbee per acqua, trovate nella prima nave e recanti impresso il nome di Caligola, può ritenersi probatorio.
Le particolari condizioni di giacimento dei materiali scavati, la frammentarietà e lacunosità di molti ...
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INCENDIO (dal lat. incendium; fr. incendie; sp. incendio; ted. Feuer; ingl. fire)
Ugo Enrico PAOLI
Filippo Ugolini
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Venuto Venuti
È una combustione più o meno estesa di sostanze generanti calore. [...] bruciò il Celio, nel 36 l'Aventino e parte del Circo Massimo; diversi e gravi incendî son ricordati nei primi anni di Caligola; sotto Claudio, nel 54, un incendio scoppiato nel Campo Marzio vi distrusse una parte degli edifici; notissimo è l'incendio ...
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Stirpe di sacerdoti che ebbe in origine in consegna l'oracolo d'Apollo Didimeo presso Mileto. Traevano il nome da Branchos, favorito di Apollo, o, secondo altri, indovino che avrebbe allontanato una peste [...] ; ma l'oracolo, in mezzo ai moti politici degli ultimi tre secoli a. C., fu scarsamente consultato e protetto. Soltanto Caligola diede l'impressione di essere quel re protettore e generoso che i Milesî avevano invano fino allora aspettato; egli diede ...
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La càliga era calzatura dei Romani portata dai militi e dagli ufficiali inferiori, fino al centurione incluso (calceamentum militare; στρατιωτικὸν ὑπόδημα). Questa calzatura era così caratteristica che [...] , e per essere stato vestito da piccolo soldato con le caligae adatte al suo piede, fu chiamato dai soldati Caligola (v.). Rimase anche proverbiale la caliga Maximini, cioè dell'imperatore Massimino, che fu elevato alla dignità imperiale mentre era ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] cofanetti, pissidi, e oggetti del mundus femminile, impugnature di armi e di coltelli, tessere e dadi da gioco, strumenti musicali. Caligola aveva fatto fare d'avorio la greppia di un suo cavallo prediletto (Suet., Caius, 55); Nerone ne fece fare un ...
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(lat. Mauretania) Antica regione dell’Africa settentrionale, corrispondente all’odierno Marocco e a parte dell’Algeria. Il nome deriva da quello della tribù dei Mauri, prevalsa in un dato momento sulle [...] di Augusto, governò come un vassallo di Roma anche sotto Tiberio. Suo figlio Tolomeo, succedutogli nel 23 d.C., fu fatto uccidere da Caligola per oscure ragioni (40) e la rivolta che ne seguì fu domata dopo difficili lotte. Nel 42 Claudio divise la M ...
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STRENNA
Gioacchino MANCINI
Raffaele CORSO
. Antichità classica. - Si dissero strenae i donativi, di carattere simbolico e di significato religioso, che i Romani usavano scambiarsi in giorni di festa, [...] delle strenne nell'acquisto di statue, che distribuì in varie parti di Roma. Tiberio si mostrò contrario ad accettarle; Caligola le fece rivivere. Claudio tolse l'abuso ma lo ritroviamo sotto Commodo, Claudio II e Teodosio.
Bibl.: A. Scheiffele ...
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Oratore latino dell'epoca di Augusto; mutate ormai le condizioni ambienti e i gusti, egli pensò che il tempo dell'oratoria classica fosse tramontato (Tac., De orat., 19) e quindi si foggiò una nuova forma [...] narra Svetonio (Cal., 16), furono rimessi in circolazione insieme con quelli di T. Labieno e di Cremuzio Cordo dall'imperatore Caligola. Secondo gli scolî a Orazio e alcuni manoscritti del poeta, sarebbe stato scritto contro di lui l'epodo sesto. Non ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
caliga
càliga s. f. [dal lat. calĭga]. – Calzatura dei Romani, portata dai militi e dagli ufficiali inferiori fino a centurione incluso; era formata da una forte suola ferrata alla quale era cucito il cuoio tagliato a strisce (ad essa deve...