Almohadi (ar. al-muwahhidun, «gli unicisti»)
Almohadi
(ar. al-muwahhidun, «gli unicisti») Movimento riformista musulmano e dominazione nordafricana (12°-13° sec.). Sostenitori dell’unicità divina assoluta, [...] Mahdi («messia») in opposizione al regime almoravide. Dal suo incontro con il capo berbero ‛Abd al-Mu’min, primo califfo almohade, nacque un movimento militare e religioso che in pochi decenni rovesciò gli Almoravidi in Nordafrica e in al-Andalus ...
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Dinastia turca musulmana, che nel sec. 11° riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell’Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quel secolo si spezzò in vari rami tra loro indipendenti. [...] fu l’emiro Toghrul Beg, nipote dell’eponimo Salgiūq, che formò un principato in Persia e, a Baghdad, ricevette dal califfo l’investitura sultanale (1055). Il movimento di conquista continuò sotto Alp Arslān (1063-72) e Malikshāh (1072-92), noti ...
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dinar
La valuta aurea del mondo islamico in epoca classica, nota anche come mithqal. Il nome deriva dal gr. dinarion (lat. denarius), indicante all’origine la moneta argentea, poi sinonimo del solidus [...] , imitano il solidus di Eraclio anche nel peso (4,55 g), a eccezione delle legende cristiane. Dopo la riforma monetaria del califfo ‛Abd al-Malik ibn Marwan, il d. reca iscrizioni puramente islamiche e il suo peso, ridotto a 4,25 g, è standardizzato ...
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BOTTACCI, Ranieri
Silio P. P. Scalfati
Figlio di Bernardo, nacque in Pisa probabilmente nel primo decennio del sec. XII da nobile famiglia. Nel 1129, quando il suo nome compare per la prima volta nelle [...] degli Arabi dopo uno scontro armato (da due documenti, l'uno del visir Telai-ibn-Rizzîk [1155], l'altro del califfo Faizi [forse attribuibile al 1156], risulta che il numero dei cittadini pisani rilasciati grazie ai buoni uffici del B. salì in ...
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NAṢR ibn Sayyār
Francesco Gabrieli
Capitano arabo del sec. I-II dell'ègira (sec. VII-VIII d. C.), della tribù dei Kinānah. Passò quasi tutta la lunga vita nelle guerre che gli Arabi conducevano sulla [...] talmente per lealtà e valore che nel 120 eg. (738 d. C.), quando del resto era già vecchio, il califfo Hishām lo nominò governatore generale del Khorāsān. Con ardite spedizioni militari, e savie riforme tributarie, egli seppe pacificare il paese ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] ).
Saladino si mise in luce nella vittoriosa campagna in Egitto e, alla morte del califfo del Cairo, si proclamò sultano d’Egitto; riportò quindi il paese alla fede sunnita servendosi anche delle madrase, le scuole religiose dove si insegnano ...
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Principe berbero (m. 689), capo della tribù degli Auraba, che nell'ultimo quarto del sec. 7º guerreggiò contro gli Arabi, impersonando poco prima della regina al-Kāhina la resistenza degli indigeni nordafricani [...] temporaneamente gli Arabi verso la Cirenaica, e aver regnato con giustizia alcuni anni nel territorio corrispondente alle attuali Tunisia e Algeria orientale, perì in combattimento nei pressi di Qairawān, sconfitto dal califfo ῾Abd al-Mālik. ...
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corasmi
In origine, popolazione iranica stanziata nella Corasmia, islamizzata nel sec. 8° e, dal sec. 11°, assorbita quasi del tutto nella lingua e nell’etnia dei conquistatori turchi. All’inizio del [...] giungendo, nel sec. successivo, a invadere l’Iraq. Respinti brevemente dai Ghuridi, chiamati contro di loro dal califfo abbaside, i c. si riorganizzarono efficacemente, giungendo alla loro massima espansione, per essere infine travolti dall’avanzata ...
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L'ultimo sultano ottomano (n. 1861 - m. San Remo 1926), figlio di ῾Abd ul-Ḥamīd. Successe (1918) allo zio Maometto V. Dopo la disfatta turca nella guerra mondiale, si trovò in contrasto col governo kemalista [...] sui Greci, la Grande assemblea nazionale di Ankara abolì il sultanato, mantenendo nella dinastia ottomana la sola carica di califfo (1922); dopo pochi giorni M. lasciò Costantinopoli e riparò a Malta. L'indomani la stessa assemblea lo dichiarò ...
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(arabo ar-Ribāṭ) Città capitale del Marocco (1.846.661 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata sulla costa atlantica alla foce dell’uadi Bou Regreg, di fronte a Salé, alla [...] VIII di Castiglia ad Alarcos (il nome originario è infatti Ribāṭ al-Fatḥ «fortezza della vittoria»). Fu fondata dal califfo almohade Ya‛qub al-Manṣūr, che la cinse di mura, provviste di porte monumentali. Grandiosi sono i resti della cosiddetta ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...