Diplomatico e mecenate ebreo (sec. 10º) di Spagna, consigliere del califfo ‛Abd ar-Raḥmān III (912-961). Protesse letterati e studiosi ebrei, favorendo notevolmente la cultura ebraica di Spagna. In particolare, [...] diede largo appoggio all'Accademia talmudica di Cordova. Fu in contatto con Yōsēf, re dei Lazai, che in una lettera a lui inviata illustra i costumi del suo popolo ...
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'Omar ibn 'Abd al-'Aziz
‛Omar ibn ‛Abd al-‛Aziz
Califfo omayyade (sec. 8°). Regnò dal 717 al 720. Profondamente religioso, ascoltava il parere dei dottori di religione (fuqaha’), e quindi non è accusato [...] di empietà dalla storiografia musulmana come gli altri membri della dinastia. Interruppe le spedizioni militari (tra le altre l’assedio di Costantinopoli), dedicandosi esclusivamente alla riforma fiscale ...
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'Abd al-Malik ibn Marwan
Abd al-Malik ibn Marwan
Califfo arabo omayyade (n. 646-m. 705). Succeduto al padre Marwan I nel 685, ebbe ragione di una situazione di generale anarchia territoriale con l’aiuto [...] del suo energico governatore al-Hajjaj, riaffermando l’egemonia omayyade contro l’anticaliffo ‛Abd Allah ibn al-Zubair alla Mecca e contro Ibn al-Ash‛ath nel Sigistan e respingendo la rinnovata minaccia ...
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Poeta arabo (sec. 7º-8º d. C.), vissuto alla corte del califfo omayyade al-Walīd I (705-715). La sua produzione, a carattere erotico e bacchico, ha segnato il primo accenno d'una evoluzione della poesia [...] dagli schemi classici ...
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al-Mansur, Abu Ja'far
al-Mansur, Abu Ja‛far
Secondo califfo abbaside (n. 713 ca.-m. 775). Successe nel 754 al fratello Abu al-‛Abbas. Ottimo condottiero, politico accorto e lungimirante, seppe consolidare [...] lo Stato appena costituito e minacciato da ribellioni interne e da guerre esterne, fondando nel 762 la nuova capitale, Baghdad. Non poté tuttavia impedire il distacco di , costituitosi a emirato indipendente ...
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Abu Yusuf Ya'qub
Abu Yusuf Ya‛qub
(detto al-Mansur) Califfo della dinastia almohade (m. 1199). Il suo regno segna l’apogeo di questa dominazione. Salito al trono nel 1184, annientò le ultime resistenze [...] almoravidi in al-Andalus e nel Maghreb, quindi affrontò ripetutamente i regni cristiani iberici fino alla vittoria di Alarcos (1195) contro il regno di Castiglia, per la quale prese il titolo di al-Mansur ...
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Yazid ibn Mu'awiya
Yazid ibn Mu’awiya
(o Yazid I) Secondo califfo degli Omayyadi (7° sec.). Fu posto al comando dell’impero dal padre, suscitando le critiche degli ortodossi. Sotto il suo regno, il [...] ’, nel 680, dove fu sconfitto e ucciso. Ritenuto responsabile del massacro degli alidi e della guerra civile che agitò l’impero, Y. ebbe fama di califfo inetto e corrotto; fu invece amministratore lungimirante e protettore di poeti e letterati. ...
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Principe ottomano (1868 - 1944). Negli anni 1922-24 portò il titolo di "califfo", conferitogli dalla Grande Assemblea Nazionale turca dopo l'abolizione del sultanato. Ma abolita (1924) la dignità del califfato, [...] si stabilì in Europa ...
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ima Figlia di Maometto e di Khadīgia, sposata ad ‛Alī, il quarto califfo, e morta ancor giovane nel 633 d. C. La sua figura fu idealizzata dai Musulmani, sia sunniti sia sciiti, sì che essa divenne il [...] tipo ideale delle virtù femminili; è specialmente venerata dagli Alidi, che vedono in lei, madre di al-Ḥasan e al-Ḥusain, il tramite che li unisce alla persona fisica del Profeta ...
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Capitano e u0mo politico arabo (Medina 622 circa - Mecca 692). Si ribellò al califfo omayyade Yazīd I (680) e s'impadronì della Mecca facendosi proclamare califfo. Vi si mantenne per dodici anni, riconosciuto [...] da gran parte dell'impero musulmano. Ma sotto l'omayyade ῾Abd al-Mālik fu assediato alla Mecca da al-Ḥaggiāǵ e trovò la morte combattendo ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...