FATIMIDI
S. Carboni
Dinastia islamica che deriva il suo nome da Fāṭima, figlia del profeta Maometto e moglie del quarto califfo ῾Alī. I F. si proclamavano di discendenza sciita ismailita, sebbene il [...] . velo di s. Anna, di seta con ṭirāz, oggi conservato nella chiesa di Sainte-Anne ad Apt (dip. Vaucluse); la sua iscrizione celebra il califfo al-Musta῾lī (1094-1101) e reca la data 489 a.E./1096. La più grande raccolta di stoffe con ṭirāz è al Cairo ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] al-Andalus con cui gli A. designavano la Spagna.La prima moneta iscritta soltanto in arabo e conforme agli schemi tipologici stabiliti in Oriente dal califfo ῾Abd al-Malik tra il 77 e il 79 a.E./696-699 è un dīnār del 102 a.E./721; poco dopo fecero ...
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(o Mehdia; arabo al-Mahdiyya) Cittadina della Tunisia (45.977 ab. nel 2004), capoluogo del governatorato omonimo.
Villaggio fenicio, poi romano, la città fu costruita nel 916 dal primo califfo fatimide [...] ‛Ubaid Allāh al-Mahdī. In posizione strategica sul mare, ebbe un ruolo nelle vicende degli Stati nordafricani e nelle lotte contro l’Europa cristiana. Nel 12° sec. fu conquistata dai Normanni di Sicilia, ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] la moschea. Ad Abu Dulaf dietro la moschea sorge un piccolo edificio da intendere piuttosto come un luogo per il ristoro del califfo dopo il tragitto dal palazzo residenziale e non certo come la dār al-imāra. Nel periodo abbaside la sala d'udienza ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] fatte giungere dall'Asia centrale. Quando queste truppe divennero la casta militare dominante, la popolazione iniziò a ribellarsi e nell'836 il califfo al-Mu'tasim si risolse a trasfe. rire la capitale e la sua guardia più a N, a Samarra, dove rimase ...
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PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] , limoni, arance, sapone e vasi di vetro. Le fonti storiche latine e arabe ricordano l'invio reciproco di messi con doni tra il califfo di Baghdad al-Manṣūr (754-775) e Pipino re dei Franchi, e tra Hārūn al-Rashīd e Carlo Magno. Eginardo (Vita Karoli ...
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Pittore (Samaná, San Domingo, 1819 - Parigi 1856). Allievo di J.-D. Ingres, risentì anche l'influsso di E. Delacroix. Tra le opere ispirate a Ingres, ma già pervase da un accento romantico, si possono [...] al Louvre. L'accostamento a Delacroix è sensibile già nelle incisioni per Otello (1844) e in ῾Alī ibn Hāmid, califfo di Costantina (1845, Versailles). Un viaggio in Algeria (1846) rafforzò le tendenze romantiche: Capi arabi in lotta (1852, Louvre ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] le opere d'arte omayyade quando queste non siano collegate all'architettura. Si conservano una brocca di bronzo associata all'ultimo califfo omayyade Marwān II (744-750; Cairo, Mus. of Islamic Art) e un tessuto che reca il suo nome (Boston, Mus. of ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] (Dār al-Mulk) e venne eretta e aperta al culto la moschea; la seconda fase (945-950) vide il trasferimento da C. del califfo e l'inizio dell'attività della zecca (Dār al-Sikka); in seguito (951-961) si ebbe la risistemazione di parti dell'alcazar con ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] XCVI, 1) 'salmòdia, lèggi, grida'.Il testo, la cui struttura canonica si fa risalire alla vulgata edita sotto il terzo califfo ῾Uthmān (31 a.E./651), si fissò con un complesso e non ben documentato processo di scritturazione e codificazione. La ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...