Harun al-Rashid
Califfo abbaside (Rayy 766-Baghdad 808). Figlio di al-Mahdi, la sua fama riposa soprattutto sul ruolo favoloso attribuitogli dalle Mille e una notte. Il suo califfato conobbe l’inizio [...] della disintegrazione dell’impero islamico, ai confini orientali e occidentali, nonostante le guerre fortunate condotte contro Bisanzio ...
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al-Muktafi, Abu Muhammad
Califfo abbaside, figlio di al-Mu‛tadid, riuscì, durante il suo breve regno (902-908), a rallentare la crisi del califfato, ristabilendo per breve tempo l’autorità abbaside in [...] Egitto, dove pose fine al regime dei Tulunidi, e proseguendo con energia la guerra contro e bizantini ...
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al-Hakim
Sesto califfo fatimide (n. 985-m. 1021). Famoso per la gestione stravagante e crudele del suo governo, per la repressione dei sudditi ebrei e cristiani – contraria alla tolleranza della propria [...] tradizione dinastica –, per l’eccentricità della sua condotta personale e la pretesa di essere considerato divino. La sua scomparsa misteriosa, probabilmente per l’assassinio ordinato da membri della sua ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] (706) e di al-Andalus (711) toccò la massima estensione. Egli si dedicò particolarmente a una grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana ...
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al-Muqtadi, Abu al-Qasim
Califfo abbaside, regnò dal 1075 al 1094 dopo il nonno al-Qa’im, al tempo della massima potenza dei Selgiuchidi. Sotto l’influenza di Malikshah, al-M. fu ridotto a esserne il [...] garante politico, vedendosi riconosciuto un ruolo solo spirituale, e ne dovette sposare la figlia. Alla morte di Malikshah, riuscì brevemente, grazie anche al suo abile vizir Nizam al-Mulk, ad affermare ...
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al-Mu'tadid
al-Mu‛tadid
Califfo abbaside (n. 860 ca.-m. 902). Figlio del reggente e principe abbaside , prese il potere nell’892, dopo la deposizione del figlio dell’inetto califfo al-Mu‛tamid, suo [...] zio. Dotato del carisma militare paterno, contrastò efficacemente la disintegrazione dell’impero nelle regioni orientali, sebbene fosse costretto a delegare gran parte dell’autorità califfale a dinastie ...
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al-Qa'im
al-Qa’im
Califfo abbaside (n. 1001-m. 1075), figlio di al-Qadir. Salito al trono nel 1031, durante la reggenza dei Buwayhidi, alla cui tutela non poté inizialmente sottrarsi, assistette all’ascesa [...] dei Selgiuchidi, che, con Toghril Beg, giunsero nel 1055 a Baghdad. Q. non poté far altro che sanzionare la nuova potenza, ricevendone in cambio il sostegno al suo califfato e la restaurazione del sunnismo nell’impero abbaside. ...
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Sultano buwaihide (915-967). Nel 945, entrato vittorioso a Baghdād, ebbe dal califfo abbaside il titolo di amīr al-umarā' e iniziò la supremazia buwaihide sull'Iraq. Sino alla fine lottò contro i Ḥamdanidi [...] e i Carmati, e fronteggiò varie rivolte ...
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Hakam II al-Mustansir
al-Mustansir Secondo califfo omayyade di al-Andalus (Cordova 915-ivi 976). Successo al padre ‛Abd al-Rahman al-Nasir in età già avanzata (961), si distinse per la protezione accordata [...] ai sapienti, per la costruzione di edifici religiosi e aulici, fra i quali una famosa biblioteca, e per l’elaborazione di un complesso cerimoniale palatino ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...