Fàdak Oasi d’Arabia, forse l’odierna al-Ḥuwayyt. Abitata da una comunità ebraica sottomessasi a Maometto (7° sec.), il territorio fu invano rivendicato da Fatima, figlia del profeta, al califfo Abū Bekr [...] e rimase un tradizionale punto delle rivendicazioni degli Alidi ...
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Sultano buwaihide di Persia (Ispahan 936 - Baghdād 983). Riuscì, con una serie di fortunate campagne, a riunire nelle sue mani tutti i dispersi dominî dei Buwaihidi, e a imparentarsi col califfo abbaside [...] di Baghdād, che gli conferì il titolo di sultano. Alla sua corte fu il poeta al-Mutanabbī ...
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(o Buidi, arabo Banū Buwaih) Dinastia persiana sciita del 10°-11° sec., che in vari rami dominò la Persia sud-occidentale e l’Iraq, dove alcuni suoi membri ebbero dal califfo abbaside il titolo di Amīr [...] al-umarā (comandante in capo) ed esercitarono con esso l’effettivo governo a Baghdad. Il loro potere crollò alla metà dell’11° sec., dinanzi ai Turchi Selgiuchidi ...
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Mahmud di Ghazna
Sultano musulmano di Persia (n. 971-m. 1030), figlio di Sabuktighin, secondo e maggiore sovrano della dinastia dei Ghaznavidi. Si fece riconoscere come sultano direttamente dal califfo [...] abbaside, giungendo a conquistare gran parte dell’Iran e, in una serie di campagne dal 1001 al 1026, il Panjab. Postosi come campione del sunnismo contro i Buwayhidi sciiti, fece di Ghazna la sua capitale, ...
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al-Mansur, ibn Abi Amir
Reggente di al-Andalus dal 978 al 1002, l’Almanzor delle fonti cristiane (Algeciras 938-Medinaceli 1002). Di stirpe araba, ascese la burocrazia civile fino a diventare ciambellano [...] . Dopo aver trasferito l’amministrazione nella sua nuova residenza nei pressi di Cordova, governò al-Andalus come vicario del califfo, costringendo al tributo i signori cristiani, che sconfisse nel corso di una serie di fortunate campagne nel Nord ...
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Dinastia musulmana sunnita dello Yemen (1229-1454), successiva a quella degli Ayyubiti. L'eponimo fu Muḥammad ibn Hārūn, che acquisì il soprannome di Rasūl ("Messaggero") per la sua fedeltà ad un califfo [...] abbaside (sec. 12º). Con i R., lo Yemen conobbe un periodo di notevole benessere: grazie alla stabilità politica, grande impulso ebbero il commercio, con Aden come porto principale, e l'architettura, che ...
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Abu 'Abd Allah al-Shi'i
Abu ‛Abd Allah al-Shi‛i
Fondatore del regno fatimide in Nordafrica (m. 911). Propagandista sciita ismailita, si alleò con il mahdi ‛Ubayd Allah, futuro califfo fatimide, per [...] diffonderne il credo fra le tribù berbere, combattendo vittoriosamente gli Aghlabidi in nome del nuovo potere. Lo stesso mahdi, che egli aveva fatto riconoscere sovrano, lo fece tuttavia uccidere ...
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al-Afshin
Titolo regale col quale è noto Khaidar (9° sec.), figlio dell’ultimo signore della Transoxiana prima dell’islamizzazione. Comandante dell’esercito musulmano nella guerra contro i bizantini [...] condotta dal califfo abbaside al-Mu ̓tasim, diresse la repressione della rivolta religioso-sociale di Babak. Caduto in disgrazia e accusato di tradimento e d’apostasia, morì in carcere nell’841. ...
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dirham
La valuta argentea del mondo islamico in epoca classica, il cui nome deriva dal gr. drachma. I primi d. imitarono l’iconografia delle monete sasanidi, fino alla riforma monetaria del califfo ̒Abd [...] al-Malik ibn Marwan che impose uno stile puramente epigrafico. Il peso del d. era di poco inferiore a 3 g di argento, equivalente ai 7/10 del peso della moneta aurea (➔ ) ma con sensibili oscillazioni, ...
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Ibn al-Ash'ath, 'Abd al-Rahman
Ibn al-Ash‛ath, ‛Abd al-Rahman
Capo arabo (m. 704). Nel 700 diresse nel Sijistan una rivolta contro il governatore dell’Iraq e il califfo omayyade stesso, ‛Abd al-Malik. [...] Battuto a Dair al-Jamajim (701), presso Kufa, fu ucciso da un signore alleato del Sijistan presso cui si era rifugiato ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...