CRIVELLI
Maurizio Padoan
Famiglia di cantanti e compositori attivi nei secoli XVIII-XIX.
Gaetano, nato a Brescia il 20 ott. 1768, è il più importante esponente della famiglia. Ebbe la sua prima formazione [...] di Livonia di G. Pacini, Il vascello e l'Occidente diM. E. Carafa, Clotilde di C. Coccia La sposa fedele di Pacini, Il califfo e la schiava di Basily e La rappresaglia di G. Stunz. Dopo essere stato al Regio di Torino nel 1821, l'anno seguente lo ...
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CAMPORESE (Camporesi), Violante
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 23 dic. 1785 da Giulio, noto architetto, e da Maddalena Belli. Avviata dal padre agli studi musicali, rivelò un singolare talento artistico [...] .
L'anno seguente, ancora alla Scala, si esibì in due opere di F. Basily, a lei dedicate, Gli Illinesi (26gennaio) e Il Califfo e la schiava (21 agosto), cui fece seguito Le Danaidi di F. Morlacchi (2 marzo), opera in cui secondo la consuetudine del ...
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GREGORIO
Carla Vetere
Fu terzo duca di Napoli di questo nome, primogenito di Sergio (I) e di Drusa. Suoi fratelli furono Cesario, ammiraglio della flotta napoletana, Atanasio (I), vescovo di Napoli [...] avanti una politica favorevole a un'intesa con i Franchi e più aggressiva nei riguardi dei musulmani che, guidati dal califfo Sawdān (nelle fonti chiamato Seodan), continuavano le loro azioni di disturbo sulle isole e sulle coste campane, e avevano ...
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Maometto
Cristiana Baldazzi
Il profeta dell’Islam
Maometto (dall’arabo Muhammad) è il fondatore dell’Islam. Vissuto tra 6° e 7° secolo, quando aveva quarant’anni ricevette attraverso l’arcangelo Gabriele [...] a pochi intimi, in particolare a sua moglie Khadija, che è tra i primi a convertirsi all’Islam, insieme ai futuri califfi (v. califfato) Abu Bakr, ‘Ali e ‘Uthman.
Capo religioso e politico
Nel 612 la missione di Maometto diventa pubblica ed egli ...
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MANIACE (Maniakes), Giorgio (Georgios)
Francesca Luzzati Laganà
Figlio di Goudelios, di discussa discendenza nobiliare microasiatica - ovvero homo novus, secondo un'altra interpretazione - nacque presumibilmente [...] vendetta del patrizio Stefano: questi, riconosciuto reo di aver lasciato scampo - dopo Draghinai - ad ‛Abd-Allā'h, figlio del califfo di Kairouan, aveva subito dal M. l'umiliazione di una pubblica rimostranza. Con l'accusa di alto tradimento, nello ...
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BORGIOLI, Dino
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Nacque a Firenze il 15 febbr. 1891 da Antonio e da Elvira Rigatti. Si diplomò in ragioneria e nello stesso tempo studiò canto con E. Giachetti. Nel 1917 esordì al Teatro Dal Verme [...] Adriana Lecouvreur e Cavalleria rusticana, e prese parte alle prime esecuzioni, al Teatro Reale dell'Opera di Roma, del Gobbo del califfo di F. Casavola (4 maggio 1929)e della Vigna di G. Guerrini (7 marzo 1935).Considerato "l'ultimo romantico... con ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] , 5 marzo 1818). Seguì un nuovo periodo di lavori mediocri, alcuni dei quali però fortunati all'epoca: Adina o Il Califfo di Bagdad (comica; rappr. a Lisbona solo nel giugno 1826); Riccardo e Zoraide (seria; Napoli, 3 dic. 1818), applauditissima ...
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LIUTPRANDO di Cremona (Liuto, Liuzo)
Paolo Chiesa
Nacque probabilmente a Pavia intorno al 920. Le informazioni sulla sua famiglia, la sua giovinezza e gli inizi della sua carriera si ricavano da quanto [...] di Lotario. Egli appare comunque ben inserito presso la corte tedesca all'inizio del 956, quando vi giunse un'ambasciata del califfo omayyade di Cordova ‛Abd ar-Raḥmā´n III, guidata da Recemundo (Rabi ibn Zaid), vescovo di Elvira; questi esortò L. a ...
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COLBRAN, Isabella Angela
Ariella Lanfranchi
Nacque a Madrid il 2 febbr. 1785 da Teresa Ortola e da Giovanni, musico "de la chapelle et de la chambre du roi d'Espagne" (Fétis). Giovanissima, ricevette [...] di G. Spontini (8 settembre); 1813, Nefte di V. Fioravanti (18 aprile); I riti di Efeso di G. Farinelli (10 giugno); Il califfo di Bagdad di E. Garcia (8 novembre); Medea in Corinto di S. Mayr (28 novembre); 1814, la cantata Diana e Endimione di E ...
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CANELLI (Canellis, Cannellis, Cannelles), Bertrando da
Ingeborg Walter
Apparteneva con tutta probabilità alla nobile famiglia piemontese dei signori del consorzio di Canelli e di Calamandrana, che nel [...] cavalieri, mandato da Alfonso III in Africa per sostenere le rivendicazioni su Tunisi di 'Othmãn, un nipote dell'ultimo califfo del Marocco della dinastia degli Almohadi. La spedizione, sostenuta dalla flotta comandata da Ruggiero de Lauria, non si ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...