I discendenti del califfo ῾Alī ibn Abī Ṭālib. Dei suoi numerosi figli hanno interesse storico Muhammad ibn al-Ḥanafiyya, che fu nel 687 proclamato califfo nel ῾Irāq dal ribelle Mukhtār, e i figli di ῾Alī [...] strappare il potere agli Omayyadi, e poi agli Abbasidi. Alcune dinastie alidiche riuscirono però ad affermarsi fuori del centro del califfato, come gli Idrisiti e più tardi gli sceriffi del Marocco e, se è autentica la loro genealogia, i Fatimidi d ...
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Primo califfo degli Abbasidi, che regnò dal 750 al 754 d. C. Il suo soprannome as-Saffāḥ, spiegato come "il sanguinario", significa forse piuttosto "il munifico". Sconfisse il califfo omayyade Marwān; [...] con gli Omayyadi fu spietato; nel governo si appoggiò al fratello al-Manṣūr, che gli succedette ...
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Figlio del califfo ῾Alī (n. 637 - m. Medina 700 circa), fu considerato da alcuni sciiti estremisti il legittimo successore al califfato. Di natura schiva, inizialmente accettò il sostegno del rivoluzionario [...] anti-omayyade al-Mukhtār, ma in seguito riconobbe il califfo omayyade ῾Abd al-Malik e si ritirò a Medina. ...
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ir Califfo fatimida d'Egitto (n. 1029 - m. 1094), salito al trono nel 1036. Il suo lungo regno parve segnare l'apogeo della potenza fatimida (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo persino a Baghdād) [...] e della corrente religiosa ismailita, ma conobbe anche crisi gravissime, superate grazie all'energico visir Badr al-Giamālī. Lo stato fiorente dell'Egitto sotto al-M. ci è stato descritto dal viaggiatore ...
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Secondo califfo (m. 644), tra i compagni e consiglieri del Profeta: è una delle maggiori figure dell'Islam. Eletto califfo per designazione di Abū Bakr (634), diresse da Medina le grandi spedizioni arabe [...] di conquista (Siria, Persia ed Egitto); iniziò l'organizzazione dell'impero arabo, stabilendone le fondamentali norme legislative, ebbe parte notevole nell'elaborazione della legge religiosa e introdusse ...
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ir Califfo abbaside (sec. 13º), penultimo della dinastia, regnò dal 1226 al 1242. A lui risale la fondazione della Madrasa Mustanṣiriyya a Baghdād. ...
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ī Califfo abbaside, regnò dal 902 al 908 e combatté con successo la crisi del califfato. Sotto di lui l'autorità abbaside fu per breve tempo ristabilita in Egitto e fu proseguita con energia la guerra [...] contro Carmati e Bizantini ...
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Generale del califfo al-Ma'mūn, governatore e poi emiro del Khorāsān (820-822), dove fondò una dinastia indipendente del califfato di Baghdād. È famosa un'epistola, a lui attribuita, di consigli e ammaestramenti [...] politici al figlio ῾Abdallāh ...
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Ultimo califfo arabo della dinastia degli Omayyadi (sec. 8º). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti e ribelli kharigiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside [...] scoppiata nel Khorāsān (battaglia del Zāb, 750); fuggì allora in Egitto dove fu ucciso ...
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ir Califfo abbaside (1158-1225), salì al trono nel 1180 e regnò fino alla sua morte. Fu la più grande figura del periodo finale del califfato abbaside: a lui si deve il tentativo di restaurare la sovranità [...] e il prestigio del califfato dopo lo smembramento in cui era precipitato. ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...