L'Europa tardoantica e medievale. Gli Arabi
Maria Giovanna Stasolla
Gli arabi
Nell’ambito del patrimonio archeologico dell’Europa sono individuabili, con diversa rilevanza, le tracce di una presenza islamica [...] restii ad autorizzare spedizioni per mare sulla base dell’esempio di una delle più autorevoli figure del primo Islam, il califfo Umar, che avrebbe vietato ai suoi generali di condurre l’esercito in qualunque posto “che io non possa raggiungere con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Gli imperatori e l'iconoclasmo
Silvia Ronchey
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi dell’VIII secolo, l’autorità imperiale condanna [...] il suo pur buon governo stimolano l’aggressività delle potenze ostili su tutti i fronti. Si ricomincia a pagare un tributo al califfato e si deve subire una serie di sconfitte a opera di Krum, il bellicoso khan dei Bulgari. Anche nel buio e lontano ...
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pornocratico
agg. (spreg.) Che ricorda la pornocrazia, sistema di governo fortemente influenzato da cortigiane e favorite.
• [tit.] L’Italia pornocratica con famiglia componibile a piacere [testo] […] [...] ) • Liutprando [...] è costretto a rifugiarsi alla corte di Ottone I, futuro imperatore d’Occidente, dove conosce l’ambasciatore del califfo di Cordova, Recemundo vescovo di Elvira, che lo esorta a scrivere la storia di quei tempi calamitosi. Ed egli ...
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SIRIA E LIBANO
E. Cruikshank Dodd
Stati dell'Asia occidentale, indipendenti dopo la seconda guerra mondiale.L'attuale S. comprende le regioni steppiche tra le catene montuose del Libano, della Turchia [...] Ḥayr al-Sharqī e il palazzo di Ruṣāfa furono costruiti dal califfo Hishām (724-743), con uno splendore senza uguali. ῾Anjar dopo la sua successione, nel 762, il secondo califfo abbaside al-Manṣūr intraprese un progetto edilizio pubblico senza ...
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Storico orientalista, nato a Pietroburgo il 15 novembre 1869, morto a Mosca il 19 agosto 1930, professore dal 1901 nell'università di Pietroburgo. Buon conoscitore dell'arabo, del persiano e del turco, [...] e geografia, etnografia, epigrafia e letteratura persiana e turca. Particolamente da segnalare sono i suoi studî in russo sul concetto di califfo e sultano in Mir Islama (1912; cfr. Der Islaam, VI, pp. 350-412), che per primi avviarono al chiarimento ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] -961) uno splendido manoscritto illustrato del D. in greco. Poiché a Córdova nessuno conosceva la lingua greca, su richiesta del califfo da Costantinopoli fu inviato nel 951 il monaco Nicola, che, con l'aiuto del giudeo Ḥasdāy ibn Saprūt e di altri ...
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Città ( 2.801.481 ab. al 2004; 3.150.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) dell'Arabia Saudita, sulla costa orientale del Mar Rosso, nella piana deserta che ha nome Tihāma. È ancora [...] G. antica sorgeva più a sud. Fondata nel 646-47 dal califfo ‛Othmān quale porto della Mecca, per servire al commercio con l' con l'India; fu disputata dopo la caduta dell'Impero dei califfi tra i sovrani d'Egitto e quelli degli stati arabi (nei ...
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MECCA (arabo Makkah; A. T., 91)
Ferdinando MILONE
Ernst KUHNEL
Giorgio LEVI DELLA VIDA
È la città santa dell'islamismo, alla quale convengono, almeno una volta nella loro vita, tutti i fedeli che ne [...] dai pellegrini. Tagliata fuori dalla vita politica dell'impero arabo, la Mecca fu per un verso centro d'intrighi contro i califfi (sia, da principio, da parte dei membri dell'antica aristocrazia che l'ascesa dei nuovi dirigenti dell'islamismo aveva ...
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Capitano e uomo di stato arabo del primo periodo dell'età musulmana. Nato alla Mecca e ostile dapprima all'Islām, si convertì nell'8 ègira (629-30 d. C.), quando Maometto aveva già assodato la propria [...] tra gli Arabi" (dāhiyat al-‛Arab), se non pur quella di uomo fornito di scrupoli morali e religiosi. Prese parte, sotto i califfi Abū Bekr e ‛Omar, alla conquista della Palestina, e di li mosse, a quanto pare più di proprio impulso che per ordine ...
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Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, [...] , di cui d'altra parte destava i sospetti con la sua imprudente politica panislamica, culminata nell'assunzione del titolo di califfo (5 marzo 1924), venuto anche in lungo attrito con l'Egitto, Ḥ. fu lasciato solo e senza alcun aiuto contro ...
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califfo
s. m. [dall’arabo khalīfa «successore» e anche «vicario, luogotenente»]. – Sommo monarca dell’islamismo, concependosi l’insieme dei paesi musulmani come un’unità politica sottomessa a un unico sovrano (erroneamente è stato invece,...